Potrebbe arrivare venerdì la soluzione per i 1.400 dipendenti dei cinque stabilimenti della Riva Acciai. Ad annunciarlo, di fronte alla commissione Attività produttive della Camera, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato.
L’idea è quella di una modifica dell’articolo 104 del codice di procedura penale che permetta di rendere disponibili sia la liquidità che i conti correnti per la prosecuzione delle attività industriali sottoposte a sequestro da parte della magistratura. In questo modo le aziende, durante le indagini, potrebbero continuare ad opere, pagando fornitori ed operai.
La modifica, che dovrebbe essere adotta dopodomani dal consiglio dei ministri, rappresenta uno spiraglio di speranza per i 1.400 dipendenti dei 5 stabilimenti fermati dalla famiglia Riva, uno dei quali si trova a Caronno Pertusella.
«È una buona notizia, ma speriamo che si concretizzi nei tempi stabiliti», il commento di Angelo Senaldi (Pd), deputato ed esponente della commissione Attività produttive, «speriamo che nel giro di un paio di settimane sia possibile riprendere l’attività produttiva. Non dobbiamo dimenticare che c’è un problema di salvaguardia dei lavoratori e di un patrimonio industriale che serve il settore della meccanica, che rappresenta un quarto dell’export italiano».
Caronno Pertusella
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