Mosca, 9 dic. (TMNews) – Le autorità si stanno preparando con i carri armati ed un plotone di soldati direttamente dalla Cecenia per uno dei week-end più burrascosi dell’ultimo decennio a Mosca. Con la prevista nuova grande protesta contro le violazioni delle legislative del 4 dicembre e il rischio che questa si incroci con i nazionalisti, disposti a tornare alla piazza del Maneggio per l’anniversario dell’assassinio del tifoso Egor Sviridov, pare per mano caucasica.
Per nazionalisti non si intendono i Nashi, ossia la gioventù pro Cremlino, ma la fronda più pericolosa degli ultras russi. Quelli a cui piace menare le mani e particolarmente arrabbiati per la morte di uno di loro, lo scorso dicembre: l’episodio aveva già creato molti disordini da solo, un anno fa. Con macchine bruciate, ‘caccia al tagico’ e altre violenze. Questa volta potrebbe invece essere parte di un mix esplosivo con i 30.000 partecipanti attesi per la protesta contro il risultato delle legislative del 4 dicembre a favore di Russia Unita, partito del tandem Putin-Medvedev.
Ma non ci sono soltanto i cingolati dell’esercito e gli elicotteri dei servizi segreti: alcuni agenti sono stati attivati per monitorare i blog e i social network, alla ricerca di un accordo sulla preparazione delle riunioni dei nazionalisti. E ovviamente dell’opposizione.
Cgi
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