Il wrestling varesino combatte in Costa Brava. Mefisto e Carlo Birra sono pronti a conquistare la Spagna con le loro rocambolesche esibizioni.
«Oggi Carlo Giani, in arte “Carlo Birra”, e io esordiremo, a Platja d’Aro, nella federazione spagnola di wrestling Cil – racconta Claudio Delia, in arte Mefisto – in un match “triple threat” ovvero a tre, tutti contro tutti, contro Ricky Barcelò, campione in carica».
Entrambi i lottatori varesini appartengono alla società sportiva Total Combat Wrestling. «A differenza dei grandi nomi americani, che lo fanno di mestiere, le piccole compagnie indipendenti, sia americane che europee, sono piene di appassionati che danno il 100% per realizzare degli spettacoli godibili, per sentirsi un po’ supereroi per un giorno, regalando emozioni a grandi e piccoli, ricevendo in cambio solo tanta ammirazione».
Show spettacolari che, come per i cugini statunitensi, regalano appassionanti match singoli e “storylines”, ovvero le storie e le rivalità che fanno da filo conduttore tra i vari match.
«Come tanti della mia generazione – spiega – mi sono avvicinato al wrestling in tenera età guardando in tv i match di Hulk Hogan o Ultimate Warrior, commentati dal grande Dan Peterson. Poi la conoscenza delle varie società italiane e l’amore a prima vista con la Tcw, avvenuto nel 2007, e la decisione, solo tre anni dopo, di iniziare a praticare e di mettermi in gioco».
Carlo, tra il 2011 e il 2012, assisteva ogni mese agli show al Dardodromo di Varese – chiuso un anno e mezzo fa – per poi ritrovarsi a salire sul ring con un personaggio amatissimo e simpatico. «Sono contento. È una bella soddisfazione per me, che non combatto da molto, prendere parte a una competizione internazionale», dice Carlo Birra, fuoriclasse dello “stunner”, che si presenta allo show con un fustino di birra personalizzato col nome della federazione e del team di cui fa parte.
«Il mio personaggio è nato con una vena comica, poi sono diventato bravo e adesso è serio. Rimane il ricordo della birra, legato anche al famoso lottatore Stone Cold che aveva lo stesso simbolo».
Dallo scorso aprile il wrestling è tornato nel Varesotto, con uno spettacolo al mese a ISoliti.Kom di Gazzada. «Il pubblico apprezza ed è coinvolto – prosegue Mefisto – Parteggia per il lottatore favorito e trova uno sfogo alle frustrazioni quotidiane, dalla scuola al lavoro, catalizzando la rabbia sul cattivo di turno, che può insultare mentre incita il proprio favorito».
Per vederli di nuovo dal vivo basterà raggiungerli il prossimo 27 settembre a Gazzada per “C’era una volta il wrestling”.
Non va dimenticata la raccomandazione: “Don’t try this at home”, non fatelo a casa vostra. «Il wrestling comunque non è un gioco, ci vuole tempo per imparare bene le cadute e le tecniche. Pregherei tutti, ma soprattutto i più giovani, di non provare le mosse a casa, perché, senza la giusta preparazione, si rischia di farsi davvero male».
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