New York, 20 set. (TMNews) – Da oggi i militari americani, uomini e donne, potranno liberamente dire di essere gay o lesbiche senza temere di essere rimossi dai loro incarichi. L’era della “Don’t Ask Don’t Tell”, la legge che da 18 anni impediva agli omosessuali dichiarati di prestare servizio militare, è ufficialmente finita.
Dopo due anni di trattative e polemiche, a dicembre il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva firmato il provvedimento abrogativo approvato dal Congresso. L’autorizzazione finale è arrivata dal Pentagono a luglio e oggi alle 2 del pomeriggio, le 20 in Italia, il segretario alla Difesa Leon Panetta e il capo dello stato maggiore congiunto delle forze armate americane, l’ammiraglio Michael Mullen, annunceranno in una conferenza stampa il cambio di politica sull’orientamento sessuale dei militari.
Crollano così i tentativi di rimandare l’entrata in vigore del provvedimento portati avanti dai conservatori fino all’ultimo minuto. “Il dibattito durato quasi un ventennio è terminato”, ha detto al quotidiano Politico un funzionario del Pentagono, aggiungendo che le alte cariche militari “avevano già espresso i loro suggerimenti mesi fa e nessuno ha consigliato di rinviare l’abrogazione della Dadt”.
Per festeggiare il traguardo OutServe Magazine, la rivista lanciata a maggio da un gruppo di attivisti gay che fanno parte delle forze armate americane, pubblicherà un’edizione speciale con le foto e i nomi di cento militari omosessuali. “Dopo secoli di servizio nell’ombra, possiamo finalmente esprimere in pubblico il nostro impegno verso la nostra nazione e quello verso i nostri valori di integrità, apertura e uguaglianza per tutti”, ha detto OutServe.
A causa della “Don’t Ask Don’t Tell”, firmata dal presidente Bill Clinton nel 1994, oltre 14.000 militari sono stati sollevati dall’incarico.
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