Congressi e amministrative: la doppia sfida dei maroniani

VARESE «L’alleanza con il Pdl è finita. Ma questa è solo l’opinione del deputato Maroni».
La sfida tra le anime del partito si giocherà anche sul territorio. In vista delle amministrative di primavera. Dove l’intenzione dei maroniani è quella di correre da soli.
In provincia di Varese si voterà in undici comuni, di cui due sopra i quindicimila abitanti, e quindi i partiti possono presentare il proprio simbolo e fare coalizioni. Tradate e Cassano Magnago sono il teatro del possibile scontro tra le due anime della Lega.


Sono entrambi comuni con un sindaco leghista uscente, Stefano Candiani e Aldo Morniroli, maroniani di ferro, e tutti e due al secondo mandato. Non sono quindi ricandidabili. E i giochi di partito inizieranno sin dall’individuazione del candidato sindaco, che le due correnti si contenderanno. Mentre a Cassano non sono ancora usciti nomi, a Tradate pare che il sostituto di Candiani possa essere Giovanni Galvalisi, ex segretario della terza circoscrizione e vicesindaco di Lonate Ceppino. 
In questi giorni numerose segreterie provinciali della Lombardia hanno deliberato la richiesta di convocazione del congresso nazionale della Lombardia.
Varese, al momento, non è tra queste. Per la carica di segretario, per la quale l’uscente Giancarlo Giorgetti non sembra intenzionato a ricandidarsi, il nome in lizza è quello del deputato bergamasco Giacomo Stucchi. Paradossalmente, dal cerchio magico, potrebbe arrivare invece l’ipotesi di mantenere Giorgetti che, pur essendo maroniano, ha scelto la linea di una guerra non aperta.

e.romano

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