Spending review quanto mi costi? Sono state declassate a enti di secondo livello, alcune sono commissariate da oltre un anno, ma continuano a incassare.
Sono le Province che, stando a un’analisi svolta della Uil servizio politiche territoriali, continuano a mietere tasse nonostante il taglio alla politica e ai servizi erogati da questi enti. E nella top ten dei tributi provinciali incassati nel 2013, al quinto posto troviamo Villa Recalcati. Secondo la Uil politiche territoriali, alla fine del 2013, la Provincia di Varese ha incassato infatti 102 milioni e 850 mila euro.
Subito prima di Villa Recalcati, in ordine crescente, troviamo: Torino (203 milioni e 683 mila euro circa), Napoli (215 milioni e 859 mila euro circa), Milano (276 milioni e 701 mila euro), Roma (436 milioni e 602 mila euro circa).
L’imposta più pesante a carico dei cittadini è la Rc auto che per l’ente provinciale varesino, lo scorso anno, si è tradotta in 52 milioni di euro. Molto più di quanto, invece, hanno incassato le Province di Firenze (50 milioni e 538 mila euro circa) e Bergamo (50 milioni e 300 mila euro). Non meno salata l’Ipt (imposta provinciale di trascrizione), quella sui passaggi di proprietà di automobili e moto, dove abbiamo battuto (in senso negativo) anche Brescia con uno stacco di circa dieci milioni di euro.
Varese ha incassato 46 milioni di euro, mentre Brescia 36 milioni a fronte di un’estensione provinciale che vede Brescia posizionarsi come seconda provincia lombarda, dopo quella di Milano. Terzo salasso è la Tefa, il Tributo provinciale ambientale che per i cittadini va a sommarsi alla tassa sui rifiuti. Nelle casse di Villa Recalcati sono entrati quattro milioni e 800 mila euro, contro i quattro milioni di Bergamo e Brescia.
Nonostante Varese risulti una di quelle province commissariate (da un anno e mezzo circa) e con una estensione territoriale e abitativa inferiore ad altre “competitor”, all’orizzonte non sembra intravedersi una diminuzione delle tasse da versare.
«Al ridimensionamento delle funzioni non corrisponde una riduzione dei tributi – spiega , segretario generale Uil di Varese – Ogni amministrazione provinciale ha fatto le sue scelte sulla base dei propri bilanci: è ovvio che manca un disegno comune e che disparità di questo genere andrebbero sostanzialmente riviste».
© riproduzione riservata