CANTELLO Un fiume di emozioni, con decine di bambini e genitori, ha inondato ieri sera le vie di Cantello. La luce delle fiaccole ha illuminato il ricordo del piccolo Mattia Bianchi, il bimbo di dieci anni tragicamente scomparso domenica mattina sulle nevi svizzere mentre stava sciando ad Airolo.
Una fiaccolata silenziosa, alla quale ha partecipato un paese intero, che si è stretto attorno a una famiglia devastata da un dolore lacerante. Il corteo, organizzato dal Phoenix Cantello, la squadra di pallacanestro per la quale il piccolo giocava, si è snodato per le vie del paese toccando i due luoghi simbolo della vita di Mattia: la scuola elementare e la palestra da una parte, la casa dei genitori in via Pianezzo dall’altra.
Un tragitto di alcune centinaia di metri che il corteo ha percorso in un mare di sensazioni forti. Un silenzio surreale ha accompagnato i piccoli compagni di scuola e di giochi, fiaccole in mano, attraverso la stradina che segna l’accesso all’abitazione dei Bianchi. Non c’erano i genitori, ancora impegnati a recuperare la salma del figlioletto in Svizzera, ma c’erano i nonni paterni, emozionati e grati per l’abbraccio forte, coinvolgente e caldissimo che Cantello tutta ha voluto regalare loro. I nonni hanno ringraziato tutti e si sono uniti al corteo, che lentamente ha fatto rientro in palestra. Prima di abbandonare la sua abitazione i compagni hanno voluto urlare al cielo per due volte il nome di Mattia.
Sul giornale di mercoledì 18 gennaio la cronaca e le voci della fiaccolata di Cantello, le immagini, gli sviluppi dell’inchiesta svizzera sull’incidente fatale a Mattia Bianchi.
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