Cunardo Grande commozione, lunedì pomeriggio a Cunardo, per i funerali di Claudia Polita, morta mercoledì scorso dopo essere stata investita lungo la strada nazionale 120 in Spagna, a pochi chilometri da Lèon. La trentaquattrenne cunardese al momento dell’incidente si trovava in viaggio insieme all’amico Giovanni Zangrandi verso il santuario di Santiago de Compostela: un percorso che aveva già compiuto qualche anno fa e che questa volta aveva deciso di ripetere in sella alla sua bicicletta. Solo lo scorso anno il cammino sulla via fanchigena, seguendo i passi di San Francesco d’Assisi all’inseguimento di quella fede cristiana che non l’ha mai abbandonata.
La piccola chiesetta di Santa Maria straripava letteralmente di persone, tanta è stata l’affluenza delle persone al rito funebre. «Era una persona semplice e a modo, la cui presenza era tanto discreta quanto preziosa. Ora che però non c’è più tutti noi avvertiamo un grande vuoto e certamente non la dimenticheremo mai» ha detto in lacrime Serena, amica e collega da una vita di Claudia. Ai funerali una grandissima folla di persone: tantissimi i cunardesi che hanno voluto stringersi per l’ultima
volta attorno al feretro della loro concittadina, accompagnandola poi in un lungo corteo fino al cimitero, situato proprio alle porte del rione di Raglio, a poca distanza dall’abitazione di via Casanuova in cui la donna viveva da oltre vent’anni. A presiedere la liturgia è stato il parroco di Cunardo don Ludovico Giossi, che ha richiamato l’attenzione sul significato della morte nell’ottica cristiana: non un abbandono definitivo, ma un trapasso nel regno dei cieli alla Casa del Padre.
In testa alla processione una folta rappresentanza della banda musicale di Marchirolo, presieduta da Raffaello Roman: una partecipazione silenziosa, quella dei musicanti marchirolesi, affranti dal dolore per la perdita di un importante elemento all’interno del gruppo. Ad esprimere il cordoglio da parte di tutto il paese anche il sindaco Angelo Morisi, proprio ieri riconfermato per la seconda volta consecutiva alla guida del paese: «Il pensiero di tutti noi va a Claudia: una ragazza sempre felice e gioviale che nessuno di noi certamente dimenticherà mai». Rientrata con un volo dalla Spagna nella serata di sabato, la salma della giovane è giunta a Cunardo nella prima mattinata di ieri e subito in chiesa è iniziato il crocevia di amici e conoscenti che hanno voluto darle l’ultimo saluto. Commosso anche il ricordo di Eugenio Gant, presidente dell’asilo dove Claudia Polita ha lavorato per ben dieci anni, sempre trasmettendo serenità e gioia a tutti: «Aveva sempre il sorriso sulle labbra, non dimenticherò mai l’ultima volta che la incontrai, proponendole di tornare a lavorare all’asilo. Questo ricordo ora fa sentire ancora di più il dolore per la sua scomparsa». Intanto migliorano le condizioni di Giovanni Zangrandi: rientrato in Italia ha potuto parlare con la famiglia Polita, raccontando le ultime ore trascorse in Spagna insieme a Claudia. Il ricordo di una persona unica e speciale scomparsa sulla strada dell’ennesimo santuario che voleva raggiungere.
Daniele Pizzi
f.artina
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