Ristoratore besozzese morto in Laos «Ruggero era sereno»

«La notte di martedì era in Laos per il rinnovo del visto. È andato a dormire e non si è più svegliato».

È tutto quello che sa , sull’improvvisa scomparsa del compagno. Il besozzose , 32 anni, è stato trovato senza vita in una stanza d’hotel a Hang Dong. In Laos per sbrigare alcune pratiche relative al visto, mercoledì mattina il suo telefono ha squillato a vuoto per ore ed è scattato l’allarme. La compagna preoccupata ha chiamato l’albergo e il personale della struttura ha fatto la terribile scoperta.

«Non sappiamo ancora cosa sia accaduto – spiega Fabiana – Sto aspettando le carte delle ambasciate per saperne di più e riportarlo a casa». Qui a Besozzo, dove amici e parenti lo aspettano per l’ultimo saluto e dove Ruggero è nato e cresciuto. Ben voluto da tutti, la notizia della sua scomparsa ha lasciato sotto choc l’intera comunità, che adesso si stringe intorno alla famiglia. A papà , dentista molto conosciuto e apprezzato in città, a mamma, la cui famiglia ha gestito per anni la cartolibreria del Ponte e alla sorella , radiologo all’ospedale di Angera. Tutti e tre ora sono partiti per il Laos, per capire cosa sia successo la notte tra martedì e mercoledì. Ruggero era felice. In Tailandia aveva finalmente trovato la serenità, avviato un’attività nel campo della ristorazione e si stava godendo i primi mesi di vita del suo bambino, di 4 anni appena.

Quella di lasciare l’Italia era stata una scelta coraggiosa. Ruggero era partito un anno e mezzo fa per aprire un ristorante italiano e ce l’aveva fatta. Il “Pizza e Vino” cominciava a dargli le prime soddisfazioni, poi la paternità e finalmente la famiglia si era riunita con l’arrivo in Thailandia della compagna e di suo figlio Federico, insieme al loro Edgardo. «Ha fatto grandi cose in Thailandia – sottolinea Fabiana – e si è fatto volere bene da tutti anche qui».

Sono tantissimi e da tutto il mondo, i messaggi di cordoglio lasciati sul profilo Facebook dai clienti del ristorante che Ruggero gestiva a Chiang Mai. E molto toccanti sono anche quelli degli amici, che lo ricordano sorridente, in sella alla sua motocicletta e sempre disponibile. Un ragazzo anticonformista ma con i valori fondamentali della vita ben radicati. «Davvero tanti, troppi per rispondere ad uno ad uno». Tutti cercano di capire e si interrogano su cosa possa essere successo davvero a Ruggero. Sul corpo nessun segno di violenza. Si ipotizza quindi sia stato vittima di un malore, che lo ha colpito improvvisamente nel sonno e se l’è portato via.

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