UBOLDO «Prima di chiedere sacrifici ai cittadini è necessario tagliare i costi della politica»: la riflessione è dello schieramento di opposizione “Uboldo Civica”, che, riprendendo un tema caro alle sue battaglie politiche, torna ancora una volta alla carica per chiedere una riduzione delle indennità di carica di sindaco, vicesindaco ed assessori, indennità «che l’attuale amministrazione» – come rilevano i consiglieri Giovanni Tavecchia e Claudio Pirotta – «ha fissato al massimo consentito dalla legge».
“Uboldo Civica” ha messo nero su bianco la sua proposta di taglio dei costi della politica in una mozione, che sarà al vaglio del consiglio comunale con ogni probabilità a fine mese. Nella mozione il gruppo di minoranza riepiloga il quadro delle indennità spettanti a sindaco ed assessori così come deliberate dall’esecutivo venerdì 1 aprile scorso. Il sindaco, Lorenzo Guzzetti, percepisce un’indennità lorda mensile pari a 2.788,87 euro, il suo vice, Marco Mazzuccato, 1.533,88; per i tre assessori lavoratori autonomi l’indennità è pari a 1.254,99 euro, mentre i due lavoratori dipendenti ne percepiscono 627,49. A conti fatti, per le casse comunali si tratta di un esborso lordo complessivo di 9.342,70 euro mensili; su base annua poco più di 112mila euro.
La proposta di “Uboldo Civica” non risparmia il gettone di presenza spettante ai sedici consiglieri comunali, che per ogni seduta percepiscono 19,99 euro lordi, per un costo annuo di almeno quattromila euro, considerando che il consiglio comunale si riunisce almeno una volta al mese. Nella “ricetta” suggerita l’opposizione evita però d’indicare il “dosaggio” della medicina; nello schema di delibera contenuto nella mozione la quantificazione della riduzione percentuale da applicare alle indennità ed ai gettoni di presenza è infatti demandata alle valutazioni della giunta comunale.
Piero D’Amico
m.delsordo
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