Un cancello automatico per arginare i fenomeni di microcriminalità che si ripetono ai piani inferiori della Fornace. È l’ultimo accorgimento assunto dall’assemblea di condominio, che si è tenuta pochi giorni fa, per rispondere a una situazione di degrado e di abbandono assoluta in cui versa il grande centro commerciale.
Il futuro dell’area è ancora un rebus, con un braccio di ferro ancora in atto tra i proprietari e l’amministrazione comunale, ma è la condizione attuale della struttura a preoccupare. Si continua, infatti, a parlare di “garette” clandestine in macchine e situazioni poco chiare, con le forze dell’ordine sempre molto attive per tenere sotto controllo il comparto.
La struttura è sempre più in stato di abbandono, esposta ai gruppetti di ragazzi che vi trascorrono serate intere creando più di una preoccupazione in chi sta amministrando la città. «Purtroppo – spiega l’assessore all’Urbanistica, – la situazione non è migliorata. I problemi continuano a esserci. Si parla sempre di queste corse clandestine in macchine e poi di altre vicende che devono essere costantemente tenuto sotto controllo».
Il problema generale non potrà mai essere risolto fino a quando non sarà data una risposta chiara sul piano urbanistico. Per porre un freno gli inquilini hanno già deciso di puntare su un cancello automatico: «È stato deciso in assemblea di condominio – dice l’assessore Sergio Beghi – proprio negli ultimi giorni. Stanno valutando alcuni preventivi».
Una piccola contromisura, ma il problema è molto più grande e investe la prospettiva complessiva di Tradate, la visione cittadina su uno dei punti più strategici e discussi della città.
Spiegare il degrado della Fornace tutto con un gruppo di ragazzini che disturba la quiete pubblica e sgomma in macchina, creando pericolo per loro stessi e per gli altri, è riduttivo. A tal proposito, già tra qualche giorno l’amministrazione comunale incontrerà di nuovo le proprietà per tentare di sbrogliare la situazione. «Ci sarà un incontro – conferma l’assessore Bernardoni – ma non sappiamo cosa chiederanno, aspettiamo di capire che tipo di richiesta ci sarà».
Sul piano urbanistico, infatti, il futuro della Fornace è ancora in bilico, oltre che parecchio confuso. Su un punto il Comune è stato chiaro: non sarà dato alcuno spazio a un nuovo alimentari. La Fornace, sedotta e abbandonata, con sempre meno negozi e sempre più spazi vuoti da occupare, con un degrado ancora più dilagante, è uno dei punti più “caldi” del dibattito cittadino.
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