Castellanza Il suo nome non è noto al grande pubblico, eppure milioni di persone utilizzano gli oggetti basati su una sua intuizione. Bruno Murari, classe 1936, è l’inventore dell’accelerometro, fondamentale microchip incorporato nell’iPhone, nella Nintendo Wii e in centinaia di altri gioielli dell’elettronica.
Il geniale progettista è stato ospite questa mattina di un incontro con gli studenti dell’Isis Facchinetti di Castellanza, appuntamento organizzato in collaborazione con Junior Achievement. Murari ha ripercorso con i ragazzi le tappe che hanno portato, negli anni Novanta, allo sviluppo dell’accelerometro ST (dal nome dell’azienda per cui lavora da 51 anni): «Un progetto difficile, nato dalla necessità di trovare soluzioni nuove – ha spiegato Murari agli studenti – Il percorso che ha portato a questa innovazione non è stato semplice. D’altra parte, la ricerca procede per tentativi ed errori, ed è costellata di fallimenti. Per questo – sottolinea Murari – al famoso invito di Steve Jobs “Siate affamati, siate folli”, io aggiungo: siate tenaci. Perché non si può fare ricerca senza perseveranza».
Tutto è nato quando Murari ha proposto alla sua azienda di sviluppare la ricerca nella micromeccanica (Mems), sfruttando le competenze maturate in tanti anni di lavoro con il silicio. Mai intuizione si rivelò tanto azzeccata, visto che, da lì a pochi anni, è stato creato l’accelerometro, un microchip dotato di sensori capaci di “sentire” e registrare accelerazioni e movimenti. Questo componente è fondamentale nella Wii, nell’iPhone, nei navigatori gps e in molti altri dispositivi; ma le possibili applicazioni sono potenzialmente infinite, e già si pensa a un passaggio dai sensori agli attuatori (chip in grado di “pilotare” altri oggetti).
La “lezione” di Murari è stata introdotta dal saluto del preside, Carlo Famoso, che ha sottolineato la sensibilità dell’Isis per i temi della tecnologia e dell’innovazione. L’istituto, infatti, è entrato da quest’anno nel progetto “Generazione Web Lombardia”, che prevede l’uso didattico di iPad e lavagne interattive.
Francesco Inguscio
f.artina
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