La “terza rivoluzione industriale” parte dalla Liuc. Ne sono convinti i promotori di SmartUp, il Laboratorio Fabbricazione Digitale che sarà inaugurato a gennaio all’interno dell’ateneo castellanzese.
Si tratta di un acceleratore dei processi di innovazione di prodotto e di idee legato alle stampanti in 3 dimensioni, un supporto alla creazione di prototipi e un laboratorio che offrirà alle imprese la capacità di sviluppare servizi personalizzati di fabbricazione digitale e un appoggio concreto alle startup. In sintesi, si tratta di un catalizzatore di innovazione per tutto il territorio con la collaborazione dell’ Unione degli Industriali della Provincia di Varese, il cui taglio del nastro avverrà ufficialmente nel prossimo mese di gennaio, ma già ieri è stata presentata nei suoi contorni generali alla stampa.
La sfida che viene lanciata con SmartUp è basata soprattutto sulla tecnologia delle stampanti 3D e sulla quale poggerà il nuovo laboratorio che sorgerà all’interno della Liuc e che si candida a fare da palestra per l’innovazione di prodotto e di processo dell’industria varesina, e non solo. Grazie a queste tecnologie un’azienda può disegnare lo stesso pezzo sui propri computer, inviare il file all’azienda statunitense che lo stamperà in tempo reale, dando un feedback a Varese in giornata. Una volta, dai primi prototipi di un prodotto alla loro messa in produzione passavano mesi e i costi da sostenere erano assai elevati. Oggi, grazie alle tecnologie di prototipazione e fabbricazione digitale, potrebbe essere questione di giorni, a costi ridotti.
«Con il laboratorio SmartUp mettiamo a disposizione delle aziende un acceleratore di idee là dove si formano – le parole del Presidente dell’Unione Industriali, Giovanni Brugnoli intervenuto alla presentazione dell’evento – Nel mondo dell’industria c’è un fermento incredibile e basato su queste nuove frontiere della stampa digitale, già utilizzate da molte aziende anche qui, nella nostra provincia».
«SmartUp – ha aggiunto il Presidente della Liuc, Michele Graglia – Non sarà dunque un luogo di produzione di manufatti, né potrebbe esserlo. Ma sono sede di una Università orientata alle imprese». Un laboratorio, dunque, che fungerà da supporto al tessuto produttivo del territorio. «Da tempo la nostra Università sviluppa iniziative di trasferimento tecnologico finalizzate a diffondere conoscenza alle aziende e alle organizzazioni – ha ricordato il professore Luca Mari, coordinatore del progetto – SmartUp sarà dotato di macchine per la “prototipazione digitale”, che saranno a disposizione delle aziende e dei nostri studenti, ma riteniamo che il compito più importante di un’università sia di generare conoscenza e far incontrare conoscenza ove essa è già presente».
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