Berlino, 4 feb. (Ap) – I trenini della Marklin tirano il freno
d’emergenza: l’azienda di giocattoli tedesca, leader mondiale tra
i costruttori di modellini in minatura, ha chiesto oggi
l’amministrazione controllata, dopo non essere riuscita a
ottenere nuovi crediti dalle banche. Marklin ha depositato la
richiesta presso un tribunale di Goeppingen, nel sud-ovest della
Germania, dove la ditta è stata fondata nel 1859. La produzione
continuerà normalmente, hanno precisato i vertici.
D’intesa con gli amministratori nominati dal tribunale, si
punta a “ristrutturare la nostra azienda di lunga tradizione e
con uno status di culto, con gli strumenti della legge tedesca
sull’insolvenza e stabilizzarla in modo permanente sul mercato”,
ha spiegato il numero uno di Maerklin, Dietmar Mundil, in un
comunicato.
Nata 150 anni fa come una piccola azienda di giocattoli,
Maerklin è diventata in poco tempo un nome simbolo del mercato
del modellismo ferroviario. Si è sempre distinta per
l’originalità dei suoi modelli, per i quali utilizza materiali
“veri”, tra cui alluminio, leghe di metalli, plastica di alta
qualità e legno.
L’azienda, che produce in Germania e Ungheria, conta circa 650
dipendenti e l’anno scorso ha registrato vendite per 128 milioni
di euro. Dal 2006 è controllata dal fondo britannico Kingsbridge
Capital e dalla banca d’investimenti Goldman Sachs.
Ha già avviato un piano di ristrutturazione, con la chiusura di
una filiale a Sonneberg, in Germania, dove lavoravano 400
persone. Non è bastato. Scaduti i termini delle linee di credito
e “nonostante le intense trattative”, gli istituti bancari non
hanno voluto prorogare i prestiti a Maerklin.
Cuc
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