Il Quadronna spaventa Malnate: dopo il nubifragio di mercoledì mattina, infatti, le condizioni del torrente sono tenute sotto controllo dagli uffici di piazza Vittorio Veneto. A San Salvatore una frana minaccia due abitazioni in via Marco Polo: gli alloggio, su suggerimento degli stessi vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto, sono stati sgomberati. Un’anziana inquilina, che per fortuna non ha avuto alcun tipo di problema, è stata accolta in casa dalla figlia. Altre cinque persone sono state costrette a lasciare casa. Ma tutta la fascia è sorvegliata speciale.
«Dobbiamo intervenire al più presto – fa sapere il Comune di Malnate – per ripulire il letto del Quadronna dove si stanno accumulando arbusti e altro in modo da evitare che si formi una diga naturale. Sarebbe disastroso». È corsa contro il tempo per liberare il corso del Quadronna da ostacoli e intralci naturali che potrebbero farlo esondare. La situazione più critica è quella di via Marco Polo dove il terreno, in seguito a uno smottamento, ha ceduto mettendo a rischio l’incolumità delle case. Il Comune si è già mosso mettendo in campo quanto possibile per arginare l’emergenza, ma la preoccupazione è forte.
Nel frattempo l’amministrazione farà richiesta alle istituzioni per chiedere lo stato di calamità naturale: «Abbiamo ricevuto diverse telefonate da persone che hanno subito dei danni – fanno sapere gli uffici di piazza Vittorio Veneto – qualcuno si sta adoperando per risolverli da sé, ma fino a venerdì a mezzogiorno c’è la possibilità di raccogliere tutte le richieste di risarcimento dei danni subiti. Il Comune sta facendo la conta dei propri danni, ma anche i privati possono fare lo stesso. Fondamentale è che ogni richiesta venga corredata da documentazione fotografica».
Chiunque avesse subito un danno dal maltempo può inviare la propria documentazione, unendola a quella che già sta compiendo il Comune di Malnate. L’invio dovrà avvenire entro venerdì alle 12, e non oltre. La documentazione sarà poi inviata alle istituzioni competenti che analizzeranno la richiesta fatta dagli uffici di piazza Vittorio Veneto.
Il danno complessivo non è stato per il momento quantificato, ma sono stati diversi gli edifici pubblici colpiti: dalle palestre scolastiche, il palazzetto, la sede del Comune, le mense delle scuole elementari e dell’asilo Umberto Primo, oltre a svariate strade. Qualcuno ha sottolineato anche l’assenza del sindaco , impegnato negli Stati Uniti per lavoro: «Il sindaco – chiarisce l’assessore – era in costante contatto con me, continuava a chiedere aggiornamenti su quello che stava accadendo». Ma all’opposizione la pensano diversamente: «Malnate – dice il portavoce del Pdl,
– era in ginocchio, flagellata dal maltempo, a Varese il sindaco Fontana era sul territorio, il nostro sindaco si trovava dall’altra parte del mondo. Nessun medico gli ha ordinato di farsi eleggere, ma un sindaco dovrebbe cercare di restare il più possibile vicino al proprio territorio così che in caso di emergenza gravissima, come martedì, sia in grado di tornare e prendere in mano la situazione. A Varese c’è stato un flusso continuo di informazioni e comunicati diffusi dal Comune anche rispetto alla possibilità di non prendere la macchina. A Malnate nulla».
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