Washington, 10 giu. (Ap) – La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di dare via libera alla vendita della Chrysler alla Fiat. La Corte Suprema ha respinto la richiesta degli oppositori dell’accordo tra la casa automobilistica statunitense e il gruppo Fiat.
La Corte ha dichiarato ieri a tarda sera di aver respinto la richiesta di bloccare la vendita della maggior parte delle attività della Chrysler alla casa italiana. Chrysler, Fiat e l’amministrazione Obama avevano avvertito che l’intervento dell’alta corte avrebbe potuto far naufragare la vendita.
In precedenza una corte d’appello federale a New York aveva approvato la vendita, ma dava tempo fino a lunedì pomeriggio per chiedere l’intervento della Corte Suprema. La giudice Ruth Bader Ginsburg aveva ordinato un rinvio temporaneo fino alle ore 16 di lunedì. Ora la Corte Suprema con la sua decisione permette alle due case automobilistiche di completare l’operazione.
A opporsi alla vendita erano tre fondi pensione dell’Indiana, gruppi di difesa dei consumatori e singoli cittadini.
La Corte Suprema ha emesso un breve comunicato per spiegare la decisione. Per ottenere un rinvio, o sospensione, occorreva dimostrare che almeno quattro dei nove giudici avessero ritenuta necessaria un’udienza e che la maggioranza dei giudici della corte avessero ritenuto sbagliata la decisione del tribunale di livello inferiore. Ma i richiedenti l’azione legale non hanno dimostrato tale necessità, secondo la Corte Suprema.
Ard
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