Finmeccanica, sul caso India si volta pagina. «Ora garanzie sulle linee strategiche per lo sviluppo delle nostre punte di diamante» a chiederlo è Daniele Marantelli, deputato varesino del Pd, che ha chiesto un’audizione in commissione Difesa dell’ad di Finmeccanica Mauro Moretti.
Fa discutere la notizia dell’archiviazione del procedimento a carico di Finmeccanica nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Busto sulla corruzione internazionale per l’acquisto da parte del governo indiano di dodici elicotteri AW101 di Agusta Westland.
A Piazza Affari il titolo Finmeccanica ha subito reagito positivamente, rimbalzando con un segno più in controtendenza rispetto a mercati piuttosto fiacchi.
Per il broker Esn/Banca Akros «la notizia è positiva anche se il proseguimento delle indagini da parte del Cbi (Indian Central Bureau of Investigation, ndr) ne indebolisce la portata».
La principale agenzia anti-crimine indiana ha annunciato infatti che andrà comunque avanti con la sua indagine sul gruppo italiano, anche dopo il pagamento di una sanzione amministrativa che ha chiuso il procedimento a Busto Arsizio (per la società, ma non per i suoi ex vertici). «Di certo è un passaggio positivo, di fronte alle sfide che sta affrontando Agusta Westland» commenta Daniele Marantelli, il deputato varesino del Partito Democratico che segue con grande attenzione le vicende delle nostre eccellenze della provincia con le ali, Agusta e Alenia Aermacchi.
«Recuperare il contratto con l’India? È una domanda a cui è difficile rispondere, visto che le dinamiche sono molto complesse. Nel frattempo però si sono aperte diverse sfide su vari fronti internazionali, dalla Polonia all’Australia, ed è su questo che occorre concentrarsi». Marantelli pone in particolare il tema del «piano strategico» del nuovo Cda di Finmeccanica guidato dall’amministratore delegato Mauro Moretti: è per questo che ha già chiesto all’ad di presentarsi in audizione in commissione difesa per riferire sulle linee di sviluppo della società.
«Io spero francamente che Moretti realizzi quanto ha detto, ovvero che Finmeccanica sia attenta ad investire su quelle aziende che producono utili, e sono le nostre punte di diamante, e a dismettere quelle che non funzionano». Al di là della questione della sede legale, è qui che si deciderà il futuro di Agusta e Aermacchi: «È questa la leva concreta per rispondere al problema del lavoro. Del resto qualcosa si è già mosso con le assunzioni dei giovani, seppur con contratti a tempo determinato, in Alenia Aermacchi».
Cauto sul caso India anche Nino Cartosio, sindacalista della Fiom-Cgil che segue le vicende di Agusta Westland: «Male non fa, l’archiviazione. È un elemento che di certo giova all’azienda, anche se stiamo parlando di un’azienda solida, che ha progetti, prodotti e una forza anche dal punto di vista industriale che non dipendono dall’esito di una commessa. Anche se questa vicenda ha creato problemi e ripercussioni soprattutto sull’immagine aziendale».
Ora però non si prevedono ricadute immediate: «La commessa dei 12 elicotteri è ferma ed è difficile pensare di recuperarla – ammette Cartosio – Questo passaggio non apre prospettive nuove né ipotesi di nuove assunzioni, ma dà una mano all’azienda».
Il tema vero, che sta a cuore alle organizzazioni sindacali, è «il piano industriale che il nuovo Cda dovrà presentare entro la fine dell’anno. È quello l’elemento rilevante per il futuro delle nostre aziende, è lì che capiremo le prospettive di sviluppo, al di là della questione della sede legale e della spending review interna, i cui effetti dipendono da come si fa, perché se si tagliano gli sprechi siamo tutti d’accordo».
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