Swim Planet, in sei piscine si nuota tra le incertezze

VARESE Fallimento della Swim Planet: gli impianti – sei quelli gestiti dalla Holding in provincia di Varese – continuano a funzionare.

Le piscine di Ispra e di Induno Olona, di proprietà della Holding che lo scorso 18 gennaio ha avviato la procedura di fallimento, sono gestiti temporaneamente dall’associazione dilettantistica “Ispra Nuoto Swim Planet”. La stessa associazione sta portando avanti la gestione dei centri comunali convenzionati, fino a quando non subentrerà un nuovo gestore.

La continuità del servizio dovrebbe quindi essere garantita, per rispondere ai tanti utenti che si stanno chiedendo quale fine faranno i loro abbonamenti. Resta, invece, incerto il destino dei molti dipendenti il cui posto di lavoro è a rischio.

Nel centro di Gorla Minore sono impiegate 30 persone circa, alcune assunte con contratti a tempo indeterminato, altri con contratti di collaborazione o atipici. I dipendenti sono però fiduciosi: «Il centro non chiuderà – dice con speranza l’impiegato alla reception – al momento la gestione è in mano all’associazione dilettantistica della Swim Planet che ha firmato la convenzione con il Comune, insieme alla Holding. La nostra speranza, ovviamente, è quella di venire riassorbiti dal futuro gestore. E su questo siamo stati rassicurati».

Al momento però non ci sono ancora informazioni certe. Il Comune di Gorla Minore ha stipulato una convenzione con Swim Planet che prevedeva anche il pagamento del mutuo della ristrutturazione dell’impianto. «Intanto ci cauteliamo con la fideiussione – spiega il sindaco, Giuseppe Migliarino – poi vedremo come comportarci di conseguenza. Stiamo lavorando per tenere aperto il centro con la speranza di tutelare utenti e lavoratori». A Solbiate Olona è aperto un contenzioso con l’amministrazione comunale: la giunta nei mesi scorsi ha rescisso la convenzione con la società, oltre ad aver chiesto l’escussione della fidejussione da un milione di euro perché Swim Planet non ha rispettato termini e tempi per la realizzazione dei lavori di raddoppio della piscina.

L’8 febbraio al tribunale di Busto Arsizio ci sarà un’udienza: «La piscina di Solbiate al momento è aperta, gestita dall’associazione Ispra Nuoto – conferma il sindaco, Luigi Melis – Non ci resta che attendere l’8 febbraio. Nel frattempo stiamo avendo contatti con possibili nuovi gestori al fine di garantire la continuità del servizio». Dipendenti a rischio anche a Somma Lombardo e Saltrio.

Il colosso Swim Planet navigava già da tempo in cattive acque: lo scorso 18 dicembre aveva chiuso il centro di via Sanvito Silvestro a Varese e nel 2010 il centro benessere di Livigno. La crisi economica ha inasprito una situazione già difficile. Il tribunale di Varese ha nominato Paola Cazzuli come curatore fallimentare, mentre l’udienza di verifica avverrà il 4 aprile prossimo.

s.bartolini

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