Truffatori al mercurio in azione in Valbossa: nelle ultime ore, infatti, una coppia di finti dipendenti pubblici ha derubato un’anziana di quasi 80 anni con la scusa di controllare il mercurio presente nell’acqua.
Ma ovviamente era tutta una “bufala”. È accaduto ieri mattina ad Azzate, ma già da diversi giorni è stata segnalata la presenza di due truffatori che si aggirano tra le vie di Azzate e Buguggiate in cerca di anziani da spennare.
Si tratterebbe delle stesse persone, un uomo e una donna, che di volta in volta si sono presentati agli anziani della Valbossa come dipendenti comunali, della rete idrica, delle poste e della rete del gas. Nonostante l’intensa attività di prevenzione svolta sul territorio per scongiurare le truffe, sono ancora troppi gli anziani che cadono nel tranello di individui senza scrupoli. È accaduto anche ieri mattina in pieno centro ad Azzate. Una vicenda assurda, ancora una volta al limite del surreale.
I due truffatori si sono fatti aprire la porta dalla pensionata dicendo che avrebbero dovuto controllare l’eventuale presenza di mercurio nella rete idrica. Una scusa da fantascienza, che purtroppo però si è rivelata efficace. La donna, infatti, preoccupata e spaventata dalle conseguenze che avrebbe potuto avere sulla sua salute l’acqua al mercurio, li ha fatti entrare. Il meccanismo della truffa è molto semplice: dopo aver appurato la presunta presenza del metallo hanno invitato la donna a nascondere l’oro e gli altri oggetti preziosi nel frigorifero per evitare danni. “A contatto con il mercurio – hanno ripetuto i due truffatori – l’oro potrebbe esplodere o rovinarsi”. Nulla di più assurdo e falso, ma la signora ha creduto alle loro parole ammucchiando i preziosi.
A quel punto hanno atteso un attimo di distrazione della proprietaria di casa depredando i gioielli. In pochi istanti ne hanno fatto incetta e poi sono scappati facendo perdere le proprie tracce. Una tecnica simile a quella dell’oro radioattivo, che nelle scorse settimane aveva fatto registrare truffe in tutto il Varesotto. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Azzate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese. Gli investigatori hanno raccolto la descrizione fornita dall’anziana in modo da ricostruire l’identikit della coppia di finti dipendenti pubblici, ma per il momento di loro non c’è traccia. Ieri pomeriggio i truffatori sarebbero stati avvistati anche a Erbamolle di Buguggiate.
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