È caccia aperta ai ladri motociclisti che giovedì notte hanno saccheggiato la concessionaria Kawasaki che sorge lungo la Varesina, all’altezza di Venegono Inferiore.
La banda, un commando di 6-7 individui, ha devastato la vetrina del negozio a colpi di mazza, portando via un paio di moto usate di grossa cilindrata, una Cbr1000 e un Husqvarna 250 del valore di svariate migliaia di euro. Evidentemente non paghi del bottino arraffato, si sono impossessati anche di alcuni caschi e altri capi di abbigliamento da moto.
Il danno complessivo è stato stimato in 30-40.000 euro. «C’è tantissima amarezza – racconta il titolare del negozio – noi siamo aperti da un anno, è la prima volta che succede, ma quando capita ti cascano le braccia. Ci si sente impotenti di fronte a queste situazioni. Esiste un problema di sicurezza, questo è evidente, ma c’è davvero poco da fare se queste persone riescono a completare tutto in meno di dieci minuti. Appena è scattato l’allarme sono partito da Busto e sono arrivato in pochi minuti al negozio,
i carabinieri ci hanno messo ancora meno tempo, eppure non c’è stato niente da fare». C’è tanto scoramento, ma non sarà di certo una banda di ladri a frenare la voglia di andare avanti: «Quando capitano fatti di questo genere – fanno sapere dal negozio – se non c’è la passione, non vai avanti. Il danno che hanno provocato è purtroppo molto pesante. Hanno sfondato una vetrina, ma essendo vetrina unica dovremo cambiarle tutte».
«Dal punto di vista della sicurezza – aggiunge il commerciante – non saprei come altro attrezzarmi, ci sono le telecamere, ci sono le protezioni davanti al negozio tanto che non sono riusciti a buttare giù la vetrina con il camion, abbiamo l’allarme collegato ai carabinieri. Più di così, mi sembra di trovarmi dentro una cassaforte. Speriamo che non ricapiti più, ma soprattutto speriamo che li prendano». Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della Tenenza di Tradate. Gli investigatori stanno raccogliendo tutti gli elementi necessari per chiarire le circostanze del furto in modo da risalire presto ai responsabili. È molto probabile che si tratti di una banda di professionisti, ben organizzati. Lo testimonia il fatto che in pochissimi minuti siano riusciti ad abbattere il vetro antisfondamento del negozio asportando le moto, secondo un’azione ben orchestrata. Le moto potrebbero già essere state piazzate sottobanco in qualche mercato abusivo, magari all’estero.
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