Medico in pensione E 1.300 angeresi sono senza dottore

Centinaia di persone in attesa di un dottore ad Angera: nelle ultime settimane, infatti, è andato in pensione un medico di base e in città si è diffusa parecchia preoccupazione per il disagio che si è creato.

Di colpo, infatti, circa 1.300 persone si sono ritrovate senza il dottore di fiducia. Prima o poi anche lo stimatissimo Piermario Forni doveva andare in pensione, ma di botto i suoi pazienti si sono ritrovati in una strana situazione, non potendo più contare su nessuno.

Il piano di risistemazione dei libretti sanitari è stato subito avviato, ma non tutti sono stati ricollocati. Secondo una stima sommaria alcune centinaia di pazienti hanno trovato posto da altri medici, ma per molti altri non è stato possibile poiché tutti i medici del paese erano ormai arrivati a esaurimento.

Molti si sono dovuti affidare a medici della vicina Taino, comune che insieme a Ranco fa parte dello stesso ambito sanitario che coinvolge Angera, ma per tutti gli altri il medico di famiglia, almeno per il momento, è una chimera.

Bisogna tenere conto del fatto che tra gli appiedati ci sono anche molti anziani, ai quali non si può chiedere di certo di muoversi verso i Comuni vicini, magari perché impossibilitati per svariati motivi.

Fatto sta che della vicenda si parla da parecchio in paese, tanto da aver interessato anche il blog www.cambiangera.it.

I responsabili del sito si sono mossi già da tempo per tentare di arginare il problema, come ha spiegato Alessandro Paladini Molgora: «Abbiamo chiamato l’Asl – dice Molgora – e ci hanno assicurato che in conseguenza di questa situazione stanno preparando la nomina di un nuovo medico. Per attuare questa operazione ci vorranno due-tre mesi a partire dal mese di aprile».

Bisogna pazientare ancora un po’, ma almeno informalmente gli ingranaggi del meccanismo si sono già mossi e nel giro di qualche settimana il sistema dovrebbe essere perfettamente oliato.

«Chi ad Angera – consiglia Molgora – ha necessità di assistenza continua, vada dal medico non ancora massimalista. Chi gode di buona salute, aspetti due mesi e poi si iscriverà con il nuovo medico. Siamo sicuri che per necessità urgenti si potranno recare dagli altri medici che non rifiuteranno certo una visita o una ricetta».

Il problema non dovrebbe essere lontano dalla risoluzione, ma per il momento si potrà incorrere in qualche disagio in caso di bisogno.

«Il risultato che si sta ottenendo – conclude Molgora – è frutto di dialogo e disponibilità»..

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