Napoli, 4 feb. (Apcom) – Il sindaco partenopeo, Rosa Russo
Iervolino, dichiara di aver preso atto “con viva sorpresa” del
voto che, sul Comune di Napoli, la Camera ha espresso in
difformità anche dal parere del Governo e lo definisce un
“pasticcio istituzionale”.
“E’ inammissibile che il Parlamento entri nella vita interna di
un Comune chiedendo la rimozione del sindaco e lo scioglimento
del consiglio comunale liberamente eletti dai cittadini” dice
Iervolino che poi puntualizza: “Questo
sul piano istituzionale.
Sul piano politico va rilevato, inoltre, che lo stesso Governo ha
affermato che non sussistono motivi per adire alla richiesta dei
proponenti. Quindi la maggioranza ha votato contro il suo stesso
Governo”.
Il sindaco ricorda poi di aver “presieduto la Commissione Affari
Costituzionali che ha modificato il titolo V della nostra
Costituzione. Basta rileggere i lavori preparatori per avere la
conferma che la volontà del legislatore è andata nel senso di
dare concreta attuazione al principio dell’autonomia di cui
all’art. 5 della Costituzione, facendo degli Enti Locali entità
equiordinate e autonome rispetto allo Stato”.
Per questi motivi parla di “pasticcio istituzionale” messo in
piedi per “incongrui tatticismi politici, a tutto danno degli
interessi della città. Per ragioni di stile si sarebbe almeno
dovuto evitare che a promuovere il dibattito fossero – conclude –
due deputati inquisiti dalla magistratura per reati commessi
contro il Comune di Napoli”.
Psc
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