«Sono scappato dal Sacro Monte prima che fosse troppo tardi». Queste le parole di , ex titolare del ristorante Montorfano.
Carcano ha gestito il Montorfano per sette anni.
Dal 17 novembre scorso ha deciso di “alzare i tacchi” e lasciare la splendida location che il ristorante vanta. «Sono stati sette anni bellissimi, ma il Sacro Monte sta morendo».
Tutta colpa, secondo il ristoratore, delle scelte sbagliate che si stanno compiendo nel tentativo di rilanciare il monte sacro.
«In primis, la realizzazione del parcheggio alla Prima Cappella: assolutamente inutile». I posteggi verrebbero distribuiti su due piani interrati, la superficie che dovrebbe ospitare il nuovo multipiano è di circa duemila metri quadri. Carcano ritiene, però, che la soluzione per un vero rilancio del borgo di Santa Maria del Monte stia nella costruzione di un parcheggio vicino alla funicolare.
«È così ovvio, non capisco perché questa ipotesi non venga presa in considerazione – commenta – Nella zona della funicolare si potrebbero tranquillamente realizzare 300/400 posti auto che rimarrebbero nascosti dalla montagna e che, quindi, non disturbano la panoramica paesaggistica. Al costo di un euro, poi, la gente potrebbe raggiungere la cima del Sacro Monte in funicolare. A Brunate la funicolare costa quattro euro ed è utilizzatissima».
Ma non solo, quello che avrebbe messo a rischio il proseguo dell’attività del ristorante Montorfano e, di conseguenza, il signor Carcano, sarebbe stato il cantiere che verrà allestito alla Prima Cappella.
Il Comune ha recentemente aperto il bando di gara che prevede una base d’asta di due milioni e 50mila euro per la realizzazione di 91 posti auto. «Chiuderanno la strada e non si sa per quanto: non riusciranno a concludere l’opera per Expo. Quindi, oltre a non riuscire a far arrivare i fornitori al ristorante, per non si sa quanto tempo anche i clienti sarebbero diminuiti sensibilmente. Non avrei potuto sostenere a lungo, a livello economico, una situazione del genere. In più, rischiando di giocarmi la possibilità di cavalcare l’onda turistica che verrà generata da Expo».
L’intenzione di Carcano, insieme al socio , era anche quella di rilanciare l’albergo Sacro Monte, chiuso da gennaio.
«Eravamo già in parola con i preti del Sacro Monte, poi la Curia di Milano ha imposto un sacco di vincoli. Così, aggiungendo queste difficoltà a quella del prossimo cantiere, ho lasciato il Montorfano a favore di ma nuova location in città dove non ho sicuramente a disposizione una location mozzafiato come quella precedente, ma per lo meno ho più agevolazioni».
Il nuovo ristorante si trova, infatti, a Casbeno in via Milazzo 35. Si chiama “Osteria dei viaggiatori” e rispecchierà la filosofia culinaria del Montorfano: prodotti a chilometro zero (birra Poretti, Rossi d’Angera, vini di Morazzone, asparagi di Cantello, formaggi di capra della Valcuvia e pasta fatta in casa), ambiente accogliente, stesso rapporto qualità-prezzo. L’Osteria dei viaggiatori aprirà domani, sette giorni su sette, per pranzo e cena.
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