VARESE Varese festeggia San Giorgio e fa rivivere il sapore delle tradizioni tra commercio, briganti, draghi e principesse.
Domani il “Pan Meino”, detto pane dei poveri, il tipico dolce contadino lombardo rende omaggio al protettore dei lattai. Panificatori e pasticceri si sono messi al lavoro, con l’iniziativa promossa dal Comune, per far riassaporare un gusto d’altri tempi.
La ricetta si ottiene aggiungendo alla farina di grano quella di mais “Meliga”, e di miglio “Mej”, poi cosparso di fiori di sambuco “Paniga”
essiccati. Era una giornata importante per gli antenati varesini che in questa fatidica data firmavano i contratti annuali per la fornitura di latte, che significava reddito assicurato per tante famiglie contadine.
Per festeggiare, visti i pochi mezzi, si preparava il pan meino inzuppato nella panna fresca.
La leggenda è legata anche ai briganti. Il racconto vuole che crema di latte e pane di miglio fossero le povere vettovaglie mangiate dagli armigeri dei Visconti vittoriosi che festeggiavano, dopo una dura battaglia, la vittoria su una banda di feroci briganti che infestavano la campagna.
Degna di un fantasy la versione che ha come protagonista un feroce drago che, sterminati gli animali del villaggio, inizia a divorare le persone. San Giorgio allora interviene e uccide la bestia, salvando la principessa Cleodolinda cui regala un ramo fiorito di sambuco. Proprio alcuni di quei fiori secchi cadono nell’impasto del dolce preparato al castello per festeggiare. L. Bot.
s.bartolini
© riproduzione riservata