Crisi di nervi nel Pd di Varese E grandi manovre per il congresso

VARESE Il malcontento non è mai stato così diffuso e trasversale rispetto alle correnti. Lo ha dimostrato sabato pomeriggio l’occupazione della sede di via Monte Rosa: un blitz che potrebbe non rimanere isolato. La base varesina è infatti in rivolta e chiede a gran voce momenti di confronto. E voci di corridoio non escludono un’altra occupazione in via Monte Rosa qualora i vertici non convochino a breve un’assemblea degli iscritti.
Intanto, il partito si deve comunque preparare al dopo Bersani.

E con le dimissioni di tutta la segreteria, il congresso sarà una tappa obbligata. Questo comporterà, entro l’autunno, la convocazione dei congressi di circolo e, a seguire, di quelli provinciali.
Intanto si delineano le correnti: a Varese c’è una divisione del fronte dei bersaniani. Da una parte la vecchia guardia, l’area lealista guidata dal deputato Daniele Marantelli. Ne fanno parte la senatrice Erica D’Adda, il capogruppo a Varese Fabrizio Mirabelli, il segretario provinciale Fabrizio Taricco e la presidente Laura Prati. La scissione tra i bersaniani è avvenuta in occasione delle primarie per i parlamentari, quando i giovani riconducibili ai “giovani turchi” hanno reclamato un cambiamento generazionale.
I giovani turchi made in Varese sono guidati dal dirigente provinciale Emiliano Cacioppo che ha come alleati Luca Carignola, coordinatore della segreteria provinciale e Roberto Molinari, segretario cittadino di Varese. Nonché la deputata Maria Chiara Gadda e il consigliere comunale Luca Conte. Insomma, le leve giovanili che non vogliono rimanere in eterno ad attendere il proprio momento.
I renziani, infine, hanno come leader il capogruppo a Palazzo Lombardia, Alessandro Alfieri. Fanno parte dello schieramento il deputato Angelo Senaldi, il consigliere comunale di Varese Andrea Civati, il dirigente provinciale Luca Radice, il consigliere comunale Luisa Oprandi e il sindaco di Malnate Samuele Astuti.
Ma è difficile trovare un nome che metta d’accordo renziani e giovani turchi. Questi ultimi potrebbero lanciare come candidato alla segreteria provinciale Cacioppo o Carignola. Ma i renziani difficilmente accetterebbero un candidato a loro non affine. Per loro si parla dunque del sindaco di Malnate Astuti o di un altro amministratore del territorio, magari del gallaratese.
I marantelliani potrebbero invente puntare sull’ex consigliere provinciale Roberto Caielli. A meno che non ci sia il tentativo di trovare un accordo con tutte le correnti e proporre Aspesi. Varese città è un’altra realtà dove difficilmente ci potrà essere un accordo. I bersaniani potrebbero accettare il candidato dei giovani turchi Luca Conte. Mentre i renziani vorrebbero candidare Marco Regazzoni.

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s.bartolini

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