La porta della sede Pd è sbarrata E a Busto si scatena la bagarre

BUSTO ARSIZIO «Sede sbarrata ai nuovi iscritti». «Non è vero, il rinnovamento nel Pd bustese è già in corso». Botta e risposta tra giovani renziani, Giovani Democratici e segreteria della sezione di Busto Arsizio, dopo che ieri sera Massimo Brugnone, esponente “renziano” dei Gd, ha denunciato di aver trovato «la sede inspiegabilmente chiusa» e di non aver così potuto tesserare altri nuovi iscritti.
Ieri era infatti in programma la seconda serata di tesseramento nel Circolo Pd di viale Repubblica,

ma all’ultimo momento una serie di disguidi ha fatto saltare l’appuntamento per la concomitanza con un’altra riunione in sede, che poi è a sua volta saltata. Così Brugnone, giunto in sede insieme ad altri GD con tre potenziali nuovi tesserati ha trovato le porte chiuse: «Ci bastava un angolino per compilare i moduli – racconta il blogger – è sconcertante che un Partito per definizione Democratico invece di accogliere nuovi giovani si sia trincerato dietro le sbarre, chiudendo le porte della sede, rendendola inaccessibile. Solo noi, il silenzio e la nostra voglia di attivarci ed allargarci bloccata per non si sa quale motivo. Inutile chiedersi perché a livello nazionale il PD si sfaldi se a livello locale accadono queste cose».
Il segretario del Pd di Busto Arsizio Salvatore Vita ribatte parlando di «notizia che non c’è» e spiega l’equivoco, dovuto ad una serie di contrattempi: «Non c’è nessun ostracismo. Sarebbe bastata una telefonata al segretario, che non attendeva a quel punto l’arrivo di nessuno avendo dato le necessarie informazioni, per chiarirsi». Vita ricorda poi, a riprova della volontà di aprirsi ai giovani, di aver già «chiesto al segretario dei Giovani Democratici di fare ufficialmente parte della Segreteria cittadina».
Paolo Pedotti, segretario dei Giovani Democratici di Busto Arsizio, chiarisce: «È importante distinguere tra gli errori di una segreteria nazionale che si è già dimessa e il percorso positivo di dialogo e apertura già in atto tra GD e figure istituzionali cittadine. Per questo non si è tenuta alcuna iniziativa neppure simbolica di ?OccupyPD? a Busto Arsizio». Pedotti, nel rimarcare il «coinvolgimento dei Giovani Democratici» nell’ultima campagna elettorale, auspica inoltre «un rinnovamento basato su abilità ed esperienza da acquisire nel tempo, senza che nessuna nuova adesione sia motivata dagli antagonismi in atto oggi tra Partito e giovanile a diversi livelli».
Andrea Aliverti

s.bartolini

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