Busto, carcere sovraffollato La denuncia di Lara Comi

BUSTO ARSIZIO «Sovraffollamento intollerabile. Presto una nuova visita al carcere di Busto Arsizio». Lo annuncia l’eurodeputata del Pdl Lara Comi, che commenta favorevolmente le aperture del ministro della giustizia Annamaria Cancellieri sulla necessità di una riforma della giustizia penale come risposta al «delicato» problema di sovraffollamento dei penitenziari italiani. Su cui «l’Europa attende risposte» dopo la sentenza della Corte Europea che ha dato un anno di tempo all’Italia per allinearsi ai parametri comunitari.

«La media di sovraffollamento delle nostre strutture è del 148%, ma a Busto Arsizio siamo al 240% della capienza – rimarca Lara Comi – se consideriamo che quasi un detenuto su due è in carcere in attesa di giudizio, è evidente che la soluzione non può essere quella di costruire nuove carceri, ma è necessario predisporre subito un’efficace riforma della giustizia penale, nella direzione della semplificazione». Comi concorda con le linee guida «indicate dal giudice europeo, che suggerisce procedure semplificate e alternative, nei casi appropriati, all’uso della carcerazione preventiva.

Ad esempio. l’obbligo per l’indagato di risiedere a un indirizzo specificato, il divieto di lasciare o raggiungere un luogo senza autorizzazione, la scarcerazione su cauzione». Sul tema del sovraffollamento delle carceri Comi si impegna a «fare di nuovo visita prossimamente al carcere di Busto Arsizio» dove era già stata in gennaio.

La scorsa settimana, lunedì 27 maggio, le porte della Casa Circondariale di via per Cassano si erano aperte per la visita dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Il consiglio comunale di Busto Arsizio intanto ha votato a favore (tutti d’accordo, con la sola astensione della Lega Nord) di una proposta del capogruppo Pd Walter Picco Bellazzi per l’istituzione del Garante per i diritti dei detenuti, elaborata proprio in seguito ad una visita in carcere della commissione servizi sociali presieduta da Mario Cislaghi. A. Ali.

 

m.sada

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