– L’ondata di furti che si è abbattuta nelle ultime ore con violenza sul Varesotto, in particolare tra i Comuni della Valcuvia e della Valceresio – con diverse abitazioni svaligiate nelle ultime ore – continua a far discutere. Anche i sindaci del territorio si stanno attivando per tentare di porre un freno allo sgradevole fenomeno. Le strade da seguire sono sempre le stesse, le ricette non cambiano, ma poi ci si scontra con la dura realtà. La direzione è stata indicata anche dal sindaco di Induno Olona, , e dal presidente della Provincia di Varese, , sindaco di Cantello. I loro comuni nelle ultime ore hanno registrato diversi furti in abitazione.
«Il problema – spiega il primo cittadino di Induno, Cavallin – va affrontato in maniera sistemica, il Comune cerca di fare la propria parte, fa un pezzettino, ma poi è chiaro che serve un coordinamento, che già esiste, ma che va ulteriormente potenziato con le più alte istituzioni. Noi cerchiamo di fare il nostro, ma poi serve anche qualcosa in più». Induno sta portando avanti una serie di iniziative per fronteggiare i “topi” d’appartamento: «Cerchiamo di potenziare le uscite dei vigili urbani –
dice – anche perché gli ultimi furti sono avvenuti in particolare nella fascia tardo pomeridiana. Non risolverà il problema, ma può rappresentare un deterrente, può essere utile. Poi c’è il discorso delle telecamere di videosorveglianza. Anche in questo caso non è risolutiva, ma oltre a rappresentare un deterrente possono essere utili per le indagini delle forze dell’ordine. Appena ci sarà un bando parteciperemo». A Induno Olona c’è anche un altro problema irrisolto: «Ci siamo già rivolti alle istituzioni – insiste – per la questione della caserma. Siamo all’80% dei lavori, siamo davvero vicini a completarla e mi sono già mosso per stimolare il completamento del lavoro. Avere la caserma sul territorio sarebbe molto utile».
Anche il presidente della provincia, Gunnar Vincenzi ha le idee chiare su quel che si deve fare: «Servono maggiori risorse – dice il primo cittadino – noi ad esempio ai carabinieri della stazione di Viggiù non possiamo chiedere di più, fanno già tutto il possibile e l’impossibile con l’organico che hanno a disposizione. Hanno da controllare un territorio vastissimo con 4 persone: ce ne fossero 40 il discorso sarebbe molto diverso. Quello dei furti è un problema vecchio come il mondo e una strada da seguire potrebbe anche essere quella della videosorveglianza che potrebbe dare una mano alle forze dell’ordine».