Lecce, 13 giu. (Ap) – I ministri finanziari del G8 chiederanno al Fondo Monetario Internazionale di studiare i modi per una strategia di uscita dai corposi pacchetti di stimolo economico per combattere la crisi che, una volta innescata la ripresa, dovranno essere abbandonati. Lo ha rivelato una fonte vicina alle discussioni dopo le divisioni emerse su come e quando riequilibrare i deficit e i debiti pubblici nazionali, cresciuti sensibilmente a seguito delle misure di stimolo per combattere la crisi economica. Su questo punto le opinioni dei partecipanti sembrano ancora divergere. Con gli Stati Uniti e il Regno Unito che appaiono ancora orientati a sollecitare gli altri partner a mantenere politiche monetarie e di bilancio espansive e alcuni Paesi europei più scettici su questo punto.
Di qui il compromesso – ha spiegato la fonte – di chiedere al Fmi di condurre uno studio su come le politiche di stimolo economico e finanziario dovrebbero essere abbandonate.
In precedenza il ministro dell’economia francese Christine Lagarde aveva detto che non bisogna “concentrarsi troppo” sul tema della ripresa economica ma bisogna prepararsi a decidere come verranno disattivate le misure di sostegno all’economia al momento opportuno. “Soprattutto – ha aggiunto – non bisogna concentrarsi sulla ripresa, dal momento che è ancora in corso il processo di rilancio e di stimolo dell’economia e occorre assicurarsi che i piani varati funzionino”.
Non sono pronta – ha detto Lagarde – a concentrarmi troppo sull’uscita dalla crisi come dire: il punto di ritorno è stato raggiunto”. Ma bisogna comunque “anticipare il modo” con il quale verranno eliminate le misure prese per sostenere l’attività economica. “E bisogna essere molto prudenti, dal momento che lo choc è stato estremamente brutale e il calo della produzione industriale è ancora in corso”.
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