Tra le Pmi del territorio la Torsellini Vetro di Gavirate rappresenta un esempio virtuoso di come impegno e passione siano la spinta a diventare protagonisti in un mercato di nicchia, fino a scegliere di investire e assumere sei persone solo pochi mesi fa (quasi tutte a tempo indeterminato, a fronte di un organico totale di meno di venti persone in tutto).
Per l’azienda che negli anni novanta, pioniera nell’export, rivestì la facciata del Parlamento del Kazakistan, gli interni del Cremlino e le facciate (26 piani) dell’hotel Golden Ring a Mosca, è un forte segnale, che conferma la qualità elevata della produzione e della progettazione anche se, come dicono i titolari, dopo un anno di entusiasmo e sacrifici sarà questo un anno di verifica.
Per il momento dunque non si parla di nuove assunzioni.
Tre milioni di euro il fatturato 2013, collaborano solo con aziende italiane, molte del territorio varesino: ancora pochi i segnali dal sistema economico nazionale e, come molte Pmi, si sentono un po’ abbandonate a sé stesse. Per ora l’obiettivo è stabilizzare l’assetto aziendale, guardare a mercati emergenti non tradizionali, trovare nuove partnership.
«Pur essendo un momento non facile – commenta Mara Torsellini, che rappresenta con il fratello la seconda generazione dell’azienda di famiglia – siamo in controtendenza, ma remiamo con grande fatica».
« In Italia non ci sono i presupposti per fare impresa. Ma se credi in un progetto ci metti l’anima – prosegue – E lavoriamo con la stessa umiltà di sempre e diamo la stessa energia e importanza a qualunque cliente». «Abbiamo assunto sei persone l’anno scorso – dice Roberto Torsellini – abbiamo voglia di rimanere in Italia, ci crediamo ancora nell’economia italiana. Il nostro è un prodotto di nicchia, ha un riconoscimento. Abbiamo dato alla nostra politica aziendale un’inversione di rotta, abbiamo ridimensionato la produzione interna, circa il 70%, ora rivolta verso altre aziende del settore».
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