Dopo Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Abete, il Circolo delle Idee della Liuc ha ospitato Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni. “Energia: sfide tecnologiche e dinamica dei prezzi”, è il titolo dell’intervento che si è focalizzato sullo “shale gas”, il gas naturale ricavato dall’argilla che secondo Scaroni «sta cambiando l’economia mondiale». Gli Stati Uniti, che si stavano attrezzando per importare gas, in particolare dall’Africa, grazie alla possibilità di sfruttare lo shale gas non solo non ne importeranno,
ma si pensa addirittura che ne diventeranno esportatori. «Quello che è impressionante – ha proseguito Scaroni – è che a seguito dello sfruttamento dello shale gas, i prezzi del gas negli Usa hanno raggiunto livelli bassissimi e i prezzi dell’energia elettrica, che viene largamente prodotta da gas, ne seguono l’andamento». In Europa, invece, il prezzo del gas per l’industria è oltre 3 volte più alto quello degli Stati Uniti, mentre il prezzo dell’elettricità è maggiore di oltre 2 volte. Secondo Scaroni si potrebbe quindi pensare si estrarlo anche in Europa individuando aree con una bassa incidenza di popolazione. «A livello europeo si parla di occupazione giovanile come priorità – ha concluso l’Ad di Scaroni – ma prima di fare questo dobbiamo risolvere i problemi che impediscono di crearla, questa occupazione. Come pensiamo di poter creare occupazione giovanile in un continente dove l’energia costa il triplo rispetto agli Usa, dove la manodopera costa di più e dove ci sono tasse più elevate? È ovvio che capitali, imprenditorialità e tecnologie vanno dove conviene di più».
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