Prezzi popolari e gestione comunale. Fino alla metà di luglio. Dopo è un’incognita. È un’estate dai due volti quella del centro sportivo «Le Betulle» di Luino.
Da un lato il successo di questi primi giorni di gestione comunale, dall’altro le incognite sul futuro, dopo l’ennesimo bando di gestione andato deserto. La Giunta del Comune di Luino, però, non si è persa d’animo e ha preso in mano le redini delle piscine. Così ha deliberato le tariffe per l’accesso durante il periodo estivo. L’ingresso sarà assolutamente gratuito per bambini sino a sei anni e per diversamente abili. Tutti gli altri utenti accederanno con un biglietto di soli 5 euro.
«Sono soddisfatto che la Giunta abbia accolto la mia proposta per bimbi e disabili – commenta l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Taldone – di ingresso per il nuoto libero». Il Centro resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21 con orario continuato e sabato e domenica dalle 10 alle 18. E nei primi giorni di apertura il pubblico ha risposto presente. Con piscine e campi da tennis affollati per tutto il giorno. Circa quaranta atleti della società Verbano Nuoto stanno poi continuando ad allenarsi ha fine giornata.
«E’ stata molto apprezzata la cortesia e la disponibilità del personale del Comune di Luino – sottolinea il consigliere comunale Vittorio Sarchi, impegnato su questo fronte – .Così come è stata apprezzata le riduzione estiva del biglietto d’ingresso a 5 euro». Partite anche le lezioni sui campi da tennis per adulti e per bambini. Di questo passo si andrà avanti sicuramente fino alla metà di luglio. Dopodiché verranno eseguiti importanti lavori di manutenzione degli impianti che, molto probabilmente, comporteranno la chiusura delle piscine sino ai primi di settembre. Dopodiché l’amministrazione proverà ad affidare la gestione ad una società privata. Si spera con meno difficoltà. Intanto l’ex gestore, A-Club Sport, ha fatto sapere i motivi di rinuncia al bando di gara, andato deserto. «Semplicemente – hanno fatto sapere – perché le condizioni previste dal bando non sono state ritenute sostenibili da un punto di vista imprenditoriale».
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