Una sorta di fogna a cielo aperto, con tanto di avvistamento di ratti, vicino alla discarica e a due passi dalle abitazioni. È la denuncia, documentata da una serie di fotografie, di un cittadino di Bardello,Salvatore Consagra, residente in via Verdi.
Nelle ore notturne soprattutto, l’odore emanato dalla fogna è nauseabondo, con ovvie conseguenze per la salute, l’igiene e la qualità della vita dei bardellesi che hanno la casa nel raggio di pochi metri.
«Da qualche settimana – denuncia il cittadino di Bardello – si nota uno sversamento di acque nere nel fosso a fianco della discarica, che non deriva dalla stazione di sollevamento. Basta guardare dal ponticello a fianco del cancello della discarica per vedere che non si tratta di acque bianche e lo testimonia anche la puzza».
Non solo cattivi odori, ma anche presenza indesiderate: «Quando ho scattato le foto ho pure visto un ratto, a pochi metri dalle case», spiega il signor Consagra. La situazione è molto seria: i residenti chiedono che venga individuata la causa del problema e risolto il disagio una volta per tutte.
«I lavori effettuati dell’ufficio tecnico negli ultimi due anni per la ricerca delle cause non hanno sortito effetto – prosegue il cittadino – il risultato è che quel tratto di fosso è ormai una fogna a cielo aperto».
Anche l’intervento di lavaggio del fosso con la canna dell’acqua, dopo una precedente segnalazione dei residenti, non ha dato risultati positivi.
«O qualcuno scarica abusivamente, specialmente nelle ore notturne, oppure ci sono commistioni tra acque bianche e nere: gli sversamenti avvengono di notte, è inutile passare a controllare di giorno», afferma il signor Consagra. La situazione per i residenti in via Verdi si è fatta insostenibile: «La puzza di fogna entra nelle case, è una cosa scandalosa».
Quello della fogna a cielo aperto non è l’unico problema della zona, anche se è certamente il più serio. «Bisognerebbe chiudere la griglia della stazione di sollevamento che esala odori nauseabondi – aggiunge Consagra – la stazione è obsoleta e vicina alle case e andrebbe ammodernata».
Il problema della manutenzione è stato in parte risolto con l’affidamento della gestione a una società che già si occupa del depuratore di Gavirate.
Dalla documentazione fotografica prodotta dai residenti, si nota tra i sassi nel fosso un tubo proveniente probabilmente dal centro paese.
«Dare una lavatina con la canna non serve a niente – sottolinea un altro cittadino – Tutta la zona è impestata di puzza e ora sono arrivati anche i topi: bisogna trovare le cause e risolvere il problema definitivamente. Non possono essere sempre i semplici cittadini a rimetterci in salute e sicurezza. Siamo nel 2014 e parliamo ancora di fogne a cielo aperto».
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