La gioia di Sarah Maestri prosegue a dieci giorni dal debutto nelle sale de “Il Pretore”, tratto dal bestseller del Piero Chiara e girato tra Luino e Varese.
Ci sono una trentina di persone e tra loro c’è anche chi ha già visto il film tre volte, al Multisala Impero per la speciale proiezione introdotta dall’attrice luinese, che è voluta tornare in sala per godersi la pellicola dopo il frastuono del lancio. C’è una delegazione del Varese 1910, di cui l’attrice è madrina: i giocatori Tremolada e Barberis, il ds Papini e patron Laurenza.
A margine della serata c’è anche un momento per raccontarci i primi esiti, apprezzamenti e critiche, per il lavoro fatto.
«Oggi è il 14 aprile ed è il mio numero – sorride – Ci sono affezionata perché è il giorno in cui è nato il mio nonno, che mi è sempre vicino anche se non c’è più; è il giorno in cui sono nate mia figlia e il mio cagnolino. È una data importante e rivedere oggi “Il Pretore” in sala con la mente fredda a Varese è una gioia».
La prima ragione di tanto buon umore è data dal fatto che si è riusciti a distribuire il film in tutta Italia, e poi le “prime” a Varese e Luino sono state affollatissime. «Soprattutto la fila lunga a Luino. È stato sold out per diversi giorni, ci sono persone che vanno a vederlo alle 10 della domenica mattina». Qui c’è anche la prima ragione di tristezza: nonostante il tanto pubblico la pellicola è stata tolta dalla programmazione del Sociale di Luino perché il gestore aveva un contratto pregresso. Così chi lo vuole vedere nella città di Piero Chiara ha solo la domenica a disposizione. A Varese sarà in programmazione almeno fino alla prossima settimana. «Quello della programmazione breve nella mia città è stato un grande dolore – dice Sarah – Non mi interessa che il film vada bene a Palermo, ma che lo faccia a Luino, perché una Luino così bella non si è mai vista».
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