– Si tratta di , 56 anni, assicuratore e varesino doc. «Mi infastidisce vedere il degrado della città nell’indifferenza degli amministratori – spiega – Va bene criticarli, ma vanno anche aiutati a fare meglio. Da qui la mia idea di coinvolgere un gruppo di cittadini volonterosi, che non hanno nessun interesse a inventarsi liste civiche, per rendere la città migliore».
L’idea è stata lanciata sulla pagina Facebook “Varese sporcizia e degrado. Proposte dei cittadini”, con un post dal titolo «innamorati di Varese». Ecco parte del testo: «Lanciamo l’appello a tutti gli abitanti di Varese che hanno a cuore la propria città a dare la disponibilità anche solo di qualche ora per creare un gruppo che si occupi della pulizia dai graffiti, dei parchi pubblici degradati, delle scalinate e dei sottopassi delle stazioni, etc, intervenendo laddove il Comune non vuole o non può.
Segnalateci con un semplice post la vostra disponibilità. Vi contatteremo per organizzare la nascita del gruppo».
L’appello di Gregori è di ieri non può essere messo direttamente in relazione con l’idea lanciata dal nostro quotidiano: nasce in un contesto totalmente autonomo, che nulla ha a che fare con il giornale. Ma noi la sosteniamo perché è propositiva e fa capire che c’è la voglia di rimboccarsi le maniche. Quindi invitiamo a nostra volta i cittadini a dare la propria disponibilità all’indirizzo e-mail: «[email protected]». I nominativi saranno consegnati a Gregori.
Il gruppo Facebook “Varese sporcizia e degrado. Proposte dei cittadini” è attivo da 15 giorni, con l’idea di attivare a Varese qualcuna delle iniziative già sperimentate in altre città come Milano e Firenze, dove i volontari sono scesi in campo per il decoro.
Qualche varesino si sarebbe già fatto timidamente avanti, ed è già un buon segno. «Io credo alla “teoria dell’alberello” – dice Gregori – Se una persona fa l’albero di Natale e lo illumina, dopo poco sulla stessa strada compariranno altre luminarie natalizie, stelle a cometa, nuovi addobbi. Questo perché il bello è contagioso e crea emulazione. Qualcuno deve iniziare a muoversi per trovare qualcuno che si aggrega».
«Sarebbe bello che anche il Comune collaborasse, magari mettendo a disposizione qualche mezzo o attivando un coordinamento tra i volontari e i giardinieri di palazzo Estense».
«La mia idea è quella di dar vita a un gruppo di volontari che vuole mettersi in gioco, non per creare una cooperativa di lavoro, ma per incentivare la cultura del bello».