Taranto, 31 mag. (TMNews) – Quella appena trascorsa doveva essere la prima notte di Michele Misseri a casa, dopo quasi otto mesi di carcere, e invece il contadino di Avetrana coinvolto nel delitto della nipote Sarah Scazzi avvenuto lo scorso 26 agosto e per il quale sono detenute la moglie di Michele Misseri, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina, è finito in psichiatria sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Intorno alla mezzanotte, infatti, un’ambulanza del 118 è giunta davanti al cancello della villetta di via Grazia Deledda ed è ripartita dopo aver imbarcato Misseri verso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto.
L’ordinanza di trattamento sanitario obbligatorio è stata firmata dal sindaco di Avetrana Mario De Marco. Secondo la figlia Valentina, che si trovava in casa con Misseri, “i medici del 118 sono arrivati a casa dicendo di aver ricevuto una chiamata, ma io non ho chiamato nessuno. Lui stava bene, era meravigliato per essere uscito dal carcere”. Quando Valentina ha chiesto ai medici spiegazioni sul ricovero, le è stato risposto che era stato il sindaco di Avetrana a disporre con un’ordinanza il ricovero.
Misseri aveva lasciato il carcere di Taranto solo poche ore prima. Ad accoglierlo era stata la stessa figlia Valentina che, con un amico di famiglia, era andata a prenderlo all’uscita dal penitenziario per accompagnarlo a casa. Misseri è stato scarcerato ieri pomeriggio dal gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati dopo un’istanza di scarcerazione depositata ieri mattina dal difensore di Misseri, Francesco De Cristofaro. Il legale nella richiesta sosteneva la tesi della decorrenza dei termini di custodia cautelare. Misseri era entrato in carcere la notte tra il 6 e il 7 ottobre scorso, al termine della prima confessione resa ai giudici nel corso della quale aveva indicato il luogo in cui era sepolta Sarah.
Zio Michele è indagato per omicidio, vilipendio e soppressione di cadavere. L’uomo è arrivato poco prima delle 20 di ieri a casa, nella villetta in via Deledda 22 ad Avetrana, dove si presume sia avvenuto il delitto di Sarah. Ad attenderlo, oltre ad una piccola folla di curiosi e giornalisti, c’era anche una sorella e due nipoti, che non sono riusciti ad incontralo per il secco diniego della figlia maggiore di Misseri, Valentina, che lo ha impedito. Poco prima della mezzanotte, l’epilogo con il ricovero in ospedale.
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