Le Seicento di Besozzo dai cugini di Papa Francesco

Con le Fiat 600 d’epoca dai cugini di Papa Francesco a Portacomaro. Prima tappa emozionante della seconda edizione della 600 Miglia, manifestazione di auto storiche, organizzata dal 1° Club nazionale Fiat 600 di Besozzo. Con le nostre mitiche 600, nel pomeriggio di giovedì siamo stati ospiti della famiglia dei cugini del Pontefice Delmo e Armando Bergoglio, che con grande semplicità, nella loro cascina, ci hanno accolti con grande calore e anche curiosità,

per la particolare iniziativa che stiamo portando avanti per il centro nord Italia, per completare i 960 chilometri, corrispondenti a 600 miglia. In dono ai signori Bergoglio due prodotti tipici del nord della provincia di Varese, i brutti e buoni di Gavirate e le pesche di Monate. Prima di raggiungere la cascina abitata dai cugini di Papa Francesco, la comitiva, composta da 21 equipaggi, provenienti da diversi paesi della provincia di Varese, oltre che da Milano e Roma, ha visitato il paese di Portacomaro. Il sindaco del piccolo paese dell’astigiano ci ha fatto da cicerone, spiegandoci la favola di un paesino che da tre mesi a questa parte è al centro del mondo. Il primo cittadino ci ha fatto visitare anche la chiesa dove il nonno del Papa, che si chiamava Giovanni, venne battezzato. E’ stata poi la volta dello scambio dei doni, tra la nostra associazione e i Comuni, comprese quello di Besozzo, che partecipa alla 600 Miglia, con un equipaggio istituzionale composto dal sindaco Riccardo Del Torchio e dall’assessore Gianluca Coghetto, che stanno dimostrando grande dimestichezza con la 600, a costo di rimanere quasi a secco di carburante. In tutti i luoghi d’Italia, la Fiat 600 ha sempre grande successo. «La 600 è stata l’auto che tutti gli italiani potevano permettersi negli anni 50 e 60» ha sintetizzato il presidente del Club besozzese Salvatore Torre. Al sindaco di Portacomaro, il Club ha donato una targa ricordo della 600 Miglia; il primo cittadino ha ricambiato con una copia dell’atto di battesimo del nonno del Papa e dell’albero genealogico della famiglia Bergoglio. La visita a Moncalvo e ad Asti ha completato la prima tappa. Le nostre 600 continueranno a macinare chilometri anche venerdì con la tappa di Torino e poi nel pomeriggio il trasferimento in Valle D’Aosta.

BESOZZO

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