Un cane è rimasto avvelenato a Gazzada Schianno e il Comune, a scopo precauzionale, ha emesso un’ordinanza con tanto di cartelli segnaletici con i quali si invitano i proprietari dei cani a prestare attenzione.
La zona “incriminata” è quella che ruota attorno a via Dante Alighieri: la vicenda è stata resa nota dal Comune stesso attraverso il documento informativo, affisso pubblicamente, che ha acceso un campanello d’allarme per chi ogni giorno passeggia con il proprio cane e magari frequenta quell’area.
I fatti si sono svolti alcuni giorni fa. Il cane e il padrone stavano percorrendo le strade cittadine, raggiungendo una zona più isolata dove la bestiola avrebbe potuto muoversi più liberamente. Ma qualcosa è andato storto, poiché a un certo punto l’animale si è sentito male. Trasportato d’urgenza dal veterinario, è stato curato e per fortuna se l’è cavata, ma lo spavento è stato grande.
Il proprietario ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Azzate, visto che il sospetto di un avvelenamento era molto concreto. Un sospetto diventato certezza, con i successivi accertamenti medici e tossicologici che hanno certificato le preoccupazioni del padrone.
Il Comune di Gazzada Schianno si è subito attivato, informando le persone rispetto a un potenziale pericolo anche per gli altri cani, e ha emesso un’ordinanza preventiva di allerta e pericolo.
«L’avvelenamento – recita il documento restrittivo emesso dal municipio – è stato commesso in una proprietà privata, come da parere veterinario sembra essere riconducibile a veleno per topi. In seguito alle segnalazione il sindaco ha individuato le modalità di bonifica del luogo interessato dall’avvelenamento. Un luogo segnalato con apposita cartellonistica. Avendo considerato la necessità di sensibilizzare e prevenire, per evitare pericoli alla popolazione umana ma anche per gli animali, abbiamo segnalato con cartelli la zona di pericolo e verrà compiuto un sopralluogo per accertare l’eventuale presenza di bocconi avvelenati o simili, procedendo in caso positivo al loro ritiro inviandoli all’Istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia-Emilia per gli accertamenti necessari».
A scopo precauzionale, in attesa di capire meglio la fonte dell’avvelenamento e di definirne la portata, il Comune ha disposto che l’informativa resti pubblicata per due mesi all’albo pretorio.
Una forma di sensibilizzazione opportuna quando si ha a che fare con la salute di uomini e animali.
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