La sparatoria tradisce il latitante Gestiva un super giro di droga

In manette l’uomo che sparò cinque colpi di pistola contro un ragazzo a Malnate. È un vedanese di 33 anni: si era rifugiato in Toscana, dove produceva marijuana

– È stato rintracciato in Toscana dai carabinieri di Varese l’uomo che il 12 aprile del 2013 esplose cinque colpi di pistola a “Malboch”, nel quartiere popolare di Malnate, contro, un giovane marocchino di 25 anni, vivo per miracolo. Si tratta di , 33 anni di Vedano Olona, ex pizzaiolo, ma con un presente da spacciatore di droga. E’ stato tradito dalle tracce che aveva lasciato sul web, tanto da essere rintracciato grazie agli specialisti informatici del Nucleo Operativo e Radiomobile di Varese, coordinato dal Luogotenente, , che hanno condotto una meticolosa analisi su internet, setacciando social e mail. Un lavoro certosino che è andato avanti per mesi e che ha portato a un risultato brillante quanto ormai insperato.

Lo sparatore era talmente sicuro di sé, da aver avviato a Montignoso, in provincia di Massa Carrara, un’attività di spaccio fiorente e molto aggressiva. Aveva messo in piedi una centrale dello smercio per un giro d’affari quantificato in 400.000 euro.
Nella sua attività era aiutato da un altro individuo, , residente in Toscana, che ne avrebbe favorito la latitanza, ma soprattutto avrebbe svolto il ruolo di “braccio destro”. Era un acquirente di Danieli, ma allo stesso tempo era anche quello che, secondo la ricostruzione investigativa, rivendeva al dettaglio la sostanza. Una latitanza dorata e spregiudicata, fatta di spese consistenti, destinate a nuovi investimenti nell’attività. All’interno di due strutture in muratura, infatti, i carabinieri hanno scoperto una serra alimentata attraverso l’uso di lampade alogene e pannelli elettrici, con dei macchina all’avanguardia del valore commerciale stimato in circa 140.000 euro.

Nelle due strutture toscane veniva seguito l’intero ciclo della coltivazione della marijuana: dalla produzione, alla raffinazione e stoccaggio della sostanza. Ma la fabbrica della “maria” è stata smantellata nelle ultime ore quando gli uomini del Nucleo Operativo e del Nucleo Investigativo di Varese, insieme ai colleghi di Massa Carrara, sono intervenuti arrestando il latitante e mettendo fine all’attività di spaccio che aveva fruttato un gran bel gruzzolo. Durante il sopralluogo in Toscana, sono state sequestrate circa 700 piante di marijuana di diverse grandezze,

8 sacchi neri trovati all’interno di un congelatore nel quale erano stipati una decina di chili di droga, olio di hashish e diverso materiale per il confezionamento della sostanza. Danieli, che dovrà rispondere di tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, per i fatti di Malnate, e di spaccio per le vicende toscane, al momento del fermo si trovava in compagnia del rivenditore, Gatti, trovato in possesso di 200 grammi di hashish appena acquistati in “ditta”.
I risultati dell’operazione sono stati presentati ieri in conferenza stampa, dal Luogotenente, il Tenente Colonnello e il capitano , comandate della Compagnia di Varese.