– La piscina di Villa Mylius disegnata nel 1953 dall’architetto diventerà una vasca ornamentale. Saranno recuperati anche il prezioso scivolo liberty e il parchetto intorno, che in un futuro potrebbe ospitare eventi.
Prevalentemente banchetti o degustazioni dal momento che Villa Mylius dovrebbe diventare l’Accademia del gusto dello chef .
L’intervento per mettere a posto la piscina dovrebbe comparire nel bilancio del 2015 (non è ancora sicuro al cento per cento, ma la giunta pare essere d’accordo). Il costo della riqualificazione ammonta a 167 mila euro e comprende anche alcuni lavori nel parco.
Quella piscina è un vero e proprio gioiello: si narra che la sua forma – due piscine rotonde e una rettangolare, per un totale di 25 metri – stupì persino .
Negli ultimi anni la vasca è stata oggetto di numerosi atti vandalici. Tanto che, per sottrarla al degrado, due anni fa era stato ipotizzato di trasformarla in uno skatepark. Le parti tondeggianti, infatti, si prestavano ad ospitare una “bowl”, ovvero una vasca per saltare e fare evoluzioni con lo skateboard.
Il sogno, però, è sempre stato quello di ripristinarla come piscina vera e propria. Sogno che rimane tale, perché un intervento del genere costerebbe 600mila euro.
Si tratterebbe non solo di riempire la vasca restaurandone il rivestimento in piastrelle. Ma anche azionare il ricambio dell’acqua, verificare lo stato delle tubature, rifare gli spogliatoi, etc. Le dimensioni limitate della vasca, inoltre, non garantirebbero un afflusso di bagnanti tale da ripagare in breve tempo l’investimento.
«Il recupero della piscina è partito da » puntualizza . L’ex assessore aveva pensato che sarebbe stato bello creare dei giochi d’acqua nella vasca, con una spesa pari a 250mila euro.
Nel 2011 il Mi-sex, la fiera del sesso di Milano, aveva proposto di sponsorizzare parte della riqualificazione della vasca, a patto di trasformarla nel set di uno spot con . Se il Comune avesse dato l’ok, in fiera sarebbe stato allestito uno stand con le foto della piscina e sarebbe stata organizzata una raccolta fondi.
La previsione era quella di raccogliere circa ventimila euro. Ma l’idea non piacque e fu bocciata.
Anche perché restaurare la piscina sfruttando il richiamo “osé” della sua forma – che a qualcuno ricorda un fallo – fu reputato irrispettoso dell’operato dell’illustre Porcinai.
Passati quattro anni, possiamo dire che trionferà l’ipotesi più semplice e raffinata.
Una volta che la vasca sarà rimessa a nuovo, l’unico problema sarà tener fuori i «bagnanti di frodo». Sarà davvero tanta la tentazione, nelle notti d’estate, di scavalcare la rete e immergersi nell’acqua di quella piscina dal fascino sensuale. Il pericolo che qualcuno ci si tuffi è concreto, tanto che Santinon ha in mente di costruire una recinzione più sicura dell’attuale. «Valuteremo anche se sarà possibile installare una telecamera di videosorveglianza», conclude.