“Quasi arrivati, non vedo l’ora” L’ultimo sms di Federica Fiore

BUSTO ARSIZIO Non si placa il dolore per la tragedia della famiglia Fiore, sterminata in autostrada mentre stava raggiungendo la casa delle vacanze a Viggianello, in Basilicata. In lutto Olgiate Olona, dove la famiglia abitava e anche il comune lucano di dove i genitori erano originari. «Per tutti gli olgiatesi questa è una giornata di cordoglio; abbiamo perso tre nostri concittadini. Persone stimate; riservate ma concrete. Di quelle che rendono operosa una comunità. In questo momento parlo idealmente a nome di tutta la nostra collettività: siamo tutti idealmente vicini ai familiari e agli amici di Mario Fiore, della moglie Caterina e delle loro due figlie».

Giorgio Volpi, sindaco di Olgiate Olona, aggiunge una nota persona e sincera: «Conoscevo Mario personalmente – spiega – Un grandissimo lavoratore. Riservato ma concreto che non si è mai risparmiato per la sua famiglia. L’ho sempre visto darsi da fare; anche in questo periodo dove la crisi colpisce tutti Mario lavorava e faceva tutto ciò che era necessario per la sua famiglia. Un esempio». Accanto a Mario la moglie Caterina: nessun sacrificio contava pur di garantire il futuro immaginato dalle due figlie Federica e Isabella. Federica, classe terza effe linguistico al liceo Crespi di Busto, studentessa eccellente. Lei che coniugava perfettamente studio e amici: all’una e 15 minuti della notte in cui è morta scriveva ad un’amica e compagna di scuola un SMS. «Siamo allo svincolo di Salerno. Quasi arrivati, non vedo l’ora».

Dopo un anno da voti stellari Federica scriveva dall’auto sulla quale viaggiava con i genitori e la sorella maggiore Isabella; scriveva confidando all’amica di non vedere l’ora di iniziare le sue vacanze. Accanto a lei Isabella, 21 anni, studentessa di giurisprudenza all’Università statale di Milano. Anche lei diplomata al liceo Crespi (3A del classico) che ha scritto il suo nome tra le eccellenze scolastiche di quell’estate 2010 diplomandosi con 110 e lode e ottenendo una borsa di studio da 800 euro nell’ottobre del 2010 assegnata dalla fondazione Crespi per gli straordinari meriti scolastici. «Studentesse eccezionali – dice Cristina Boracchi, dirigente del Crespi – Non riesco a credere a quello che è successo». Boracchi cede ad un istante di commozione e aggiunge: «In questo momento non posso aggiungere altro. E’ troppo lo choc».

e.marletta

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