– Gli spari, lo spacciatore di droga in manette e il pastore tedesco: non è il titolo di un film, ma può essere il filo conduttore della vicenda di cronaca esplosa nelle ultime ore a Malnate. Nell’arresto di , 33 anni ex pizzaiolo di Vedano Olona (ma lavorava in una pizzeria di Malnate), accusato di aver sparato a un marocchino nel 2013 per fatti di droga, c’è anche spazio per i sentimenti.
Potrebbe, infatti, essere stato tradito dal legame fortissimo che lo lega al suo cane: Rox, un pastore tedesco ben addestrato e molto fedele. Un rapporto talmente solido e forte da renderli inseparabili, anche durante la latitanza dorata tra le piante di marijuana pronte allo smercio nella fabbrica della droga messa in piedi in provincia di Massa Carrara e smantellata nelle ultime ore dai carabinieri di Varese. Un’indagine estremamente accurata e minuziosa che ha permesso di scoperchiare un business illecito quantificato in almeno 400.000
euro. Con lui in Toscana non c’erano né i parenti, né gli amici, ma c’era l’inseparabile Rox. È probabile che gli investigatori abbiano riconosciuto il cane di Danieli e indirettamente abbiano avuto la conferma che anche il padrone si trovasse nei paraggi. Dove c’era lo spacciatore, c’era anche il suo fidato animale. In giro per Malnate e per Vedano, in tanti se lo ricordano con il robusto Rox al fianco. Il loro rapporto è unico, a tal punto che molto probabilmente c’era anche il cane la notte dell’agguato in piazza Cavour, nel cuore di Malboc. La notte del 12 aprile 2013 Danieli avrebbe incontrato intorno alle 3 di notte i due marocchini. Molto probabilmente erano tutti e tre, compreso il cane, all’interno della vettura.
Poi qualcosa è andato storto, forse per un regolamento di conti legato alla consegna della droga, e Danieli avrebbe estratto la pistola semi automatica esplodendo cinque colpi contro , rimasto ferito gravemente nell’agguato. Il marocchino, dopo le cure in ospedale a Tradate, si è salvato, ma a quel punto è iniziata la lunga latitanza di Danieli. L’uomo insieme al cane era fuggito verso Cagno nel Comasco, dove fu ritrovata la macchina, ma il cane scappò. Fu ritrovato e portato nel canile a Como. Iniziarono tutti gli accertamenti ed emerse che il cane smarrito e custodito a Como era di proprietà del Danieli. L’autore degli spari era stato individuato in pochissimo tempo. Da quel momento è iniziato un grande lavoro informatico da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Varese che non ha mai mollato la presa e quando il latitante ha creduto di farcela è finito nella rete.
In qualche modo, grazie all’azione di qualche fiancheggiatore, il cane e il padrone si sono riuniti in Toscana dove Danieli aveva avviato una florida attività di coltivazione e spaccio. Pur di riabbracciare Rox ha corso il rischio di essere catturato: la latitanza si è prolungata, ma alla fine le manette sono state inevitabili.