SARONNO Tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale. È questa la pena inflitta ieri da Nicoletta Guerrero, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio, a un 30enne di nazionalità marocchina che, lo scorso 9 marzo, tentò di violentare la compagna di un amico.
Il pm Roberta Colangelo, nel processo abbreviato che si è tenuto ieri a Busto, ha ricostruito i fatti avvenuti nella notte compresa tra l’8 e il 9 marzo. Tutto iniziò con una normalissima cena tra amici, consumata in un locale di Saronno. Seduti attorno ad un tavolo la donna, emigrata alcuni anni fa dall’Ucraina, con regolare permesso di soggiorno, un uomo con cui aveva una relazione e un amico dell’uomo, entrambi marocchini. I tre si conoscevano da tempo e quella non era la prima volta che uscivano assieme.
All’improvviso il compagno della donna si sentì male e decise di tornare a casa, lasciando da soli compagna e amico. I due avevano già bevuto molto e alle 4 del mattino, con ancora più alcol in corpo, l’uomo propose all’amica di riaccompagnarla a casa, come aveva già fatto altre volte. Lei senza pensarci troppo accettò, non immaginava neppure lontanamente quello che lui aveva in mente. Sulla strada di casa l’uomo deviò all’improvviso, dirigendosi verso un edificio diroccato nella zona del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, spesso utilizzato come ricovero dai senzatetto. Il marocchino la costrinse con la forza ad uscire dalla vettura e a dirigersi verso l’edificio.
Le strappò i vestiti di dosso e cercò di abusare di lei. Per intimidire la donna il marocchino non risparmiò la violenza, colpendola con schiaffi e pugni al volto. Fortunatamente l’ucraina, con la forza della disperazione, riuscì a divincolarsi dalla stretta dell’uomo e a fuggire dalla casa. Una volta libera chiamò i soccorsi e i carabinieri riuscirono a bloccare l’uomo, irregolare e con alcuni precedenti, portandolo in galera. La donna, invece, fu accompagnata al pronto soccorso dove i medici le trovarono lividi sul corpo ed escoriazioni.
Tiziano Scolari
f.tonghini
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