Il caro-franco riduce le differenze di prezzo dei carburanti tra Italia e Svizzera: Regione Lombardia costretta a mettere in stand-by la carta sconto gasolio e a ridurre sensibilmente lo sconto benzina. «I risparmi che otterremo potranno servire per allargare lo sconto gasolio fino alla fascia dei 20 chilometri» annuncia Daniela Maroni, consigliere segretaria della presidenza del Consiglio regionale per la Lista Maroni e ideatrice della “carta sconto” nella veste di rappresentante di categoria dei gestori di impianti di distribuzione di carburante.
È stata subito corsa al pieno di benzina ieri nei distributori delle fasce di confine con la Svizzera, non appena si è diffusa la notizia che da oggi lo sconto benzina si sarebbe più che dimezzato.
Lo ha deciso Regione Lombardia, in seguito al riequilibrio dei prezzi dei carburanti. Nella fascia A, quella più vicina al confine (entro i 10 chilometri), lo sconto passa da 33 centesimi a 15 centesimi al litro; nella fascia B (tra i 10 e i 20 chilometri dal confine) lo sconto da 25 centesimi si riduce ad appena sette centesimi al litro.
Lo sconto gasolio invece è sospeso: doveva entrare in vigore dal primo febbraio prossimo, ma nel frattempo il diesel costa già meno in Italia che in Svizzera.
Sulla benzina, a fronte di un prezzo medio in Canton Ticino attorno a quota 1,35, al di qua del confine il prezzo si attesta in una forbice che va tra 1,39 e 1,49. Non aveva quindi più senso mantenere uno sconto di 33 centesimi al litro: nei distributori più fortunati, il prezzo della benzina per alcuni giorni è sceso sotto quota un euro e 10, che significa pagare la verde circa 25 centesimi in meno che in Svizzera.
Inevitabile un ritocco degli sconti, visto che «la legge impone che il prezzo scontato della benzina non possa essere più basso di quello oltre confine», come rimarca Daniela Maroni. «D’altra parte, il senso di questo provvedimento è di mantenere in Italia una quota di gettito fiscale che altrimenti andrebbe oltre confine». Non quello di scontare “tout court” i carburanti.
Lo stesso discorso vale per il gasolio: a fronte di un prezzo medio che oscilla tra 1,43 e 1,49 oltre frontiera, nella fascia di confine della provincia di Varese il diesel è già sceso a quota 1,32-1,41, quindi già abbondantemente al di sotto del prezzo elvetico.
«Lo sconto gasolio – spiega Daniela Maroni – non viene revocato, ma per il momento non entra in vigore in quanto, sempre per effetto del nuovo cambio euro-franco, il prezzo del diesel in Italia risulta uguale al prezzo elvetico. Questo comunque non ferma le procedure di registrazione per abilitare la carta sconto gasolio. Il beneficio della carta, infatti, scatterà quando la differenza fra i prezzi svizzeri e italiani sarà di almeno cinque centesimi di euro». Così il consiglio dell’esponente di Regione Lombardia è di non rinunciare ad effettuare le procedure di attivazione in corso nei Comuni della fascia A, tra cui Varese città.
«Grazie al meccanismo della flessibilità degli sconti, non appena le rilevazioni settimanali (che Regione Lombardia commissiona all’ambasciata svizzera e che sono state intensificate, ndr) mostreranno un nuovo equilibrio dei prezzi a noi sfavorevole, lo sconto ripartirà immediatamente. E chi avrà già attivato la carta sconto potrà subito usufruirne».
I minori sconti da erogare agli automobilisti produrranno risparmi consistenti per la Regione: «Sono cifre importanti che verranno accantonate. Quando cambierà la situazione, potremo utilizzarle per allargare la fascia dello sconto gasolio da 10 a 20 chilometri».