Maroni sull’Arcisate-Stabio «La soluzione è vicina»

«La soluzione è vicina. Ho avuto un incontro venerdì con i sindaci e ho promesso loro di dare una risposta entro il fine settimana». Queste le parole del Governatore di Regione Lombardia, Roberto Maroni, in merito allo stop dei lavori dell’Arcisate Stabio.

 

Era il 13 di settembre scorso, quando la Ics, ovvero l’azienda che sta costruendo la ferrovia sia in Italia che in Svizzera, ha deciso il blocco dei lavori. Perché? Tutta colpa dell’arsenico rinvenuto durante gli scavi.  In sostanza, i costi di smaltimento delle terre da scavo, in Italia, vengono contestati dall’azienda perché l’aggravio determinato dall’impossibilità di riutilizzare le terre all’arsenico sarebbe stato scoperto solo dopo la firma del contratto di appalto. «Stiamo lavorando intensamente per avvicinare le parti e per trovare una soluzione, sono ottimista. Sostanzialmente i due soggetti, concedente e concessionario, hanno litigato e sono andati per vie legali, il concessionario (la ditta Salini) ha chiesto per tre volte la risoluzione del contratto a danno del concedente: i rapporti non sono idilliaci». Questo ha determinato una serie di azioni che hanno prodotto poi lo stop del cantiere.

«Noi abbiamo risolto come Regione la questione delle terre da scavo – continua Maroni -, motivo per cui il cantiere si è fermato: se le terre da scavo sono considerate come rifiuto speciale devono essere smaltite come tali con un aumento dei costi insostenibile per l’azienda. Abbiamo trovato una soluzione con Arpa, quindi, questo problema è risolto ed era il 90% del problema: questo masso lo abbiamo tolto di mezzo». Rimane ancora da risolvere il restante 10% della questione, i cosiddetti “annessi e connessi”. «Si tratta di questioni economiche che non dipendono da Regione Lombardia. Però, mi sono messo comunque di mezzo perchè voglio risolvere il problema. Sono molto ottimista».

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