Attenti al “marchio” dei ladri Sul citofono non compare più

I segni dei ladri sulle pareti delle case e sui citofoni, leggenda metropolitana o rischio reale?

La criminalità più pericolosa si è evoluta, rispetto alle simbologie del passato, ma è sempre meglio stare in guardia.

Il consiglio delle forze dell’ordine? «Segnalateci le situazioni che possono destare sospetti» ci dicono i Carabinieri. Eppure, rispetto al boom di furti nelle abitazioni registrato nell’ultimo decennio in provincia di Varese (più 124% rispetto al 2004), i riscontri di un’effettiva presenza di una simbologia sulle case sono piuttosto scarsi e saltuari.

L’ultima segnalazione in questo senso, con la conseguente ondata di preoccupazione tra i cittadini, si è verificata a , non più tardi di una settimana fa, quando un ex assessore ha notato strani simboli disegnati sulle pareti delle abitazioni.

Subito il tamtam ha riportato alla luce quel codice criminale, attribuito genericamente agli “zingari”, per scambiarsi in modo molto artigianale le informazioni sugli obiettivi da colpire.

In realtà gli esperti dei Carabinieri, da noi contattati sull’argomento, non hanno riscontri oggettivi sul fatto che questi segni sulle case possano rappresentare un reale rischio per gli abitanti dei nostri paesi e delle nostre città.

«Non possiamo escludere che venga utilizzato anche questo sistema, ma tendiamo a ritenere che possa essere confinato ad una ristretta cerchia di soggetti, legata ad una “vecchia” modalità di furti, quelli compiuti quando le case sono vuote – ci spiegano – ma anche la criminalità negli ultimi anni si è evoluta e ha modificato i criteri di scelta degli obiettivi da colpire». Eppure il consiglio che i Carabinieri danno ai cittadini è sempre quello di rendersi parte attiva e collaborativa nel contrasto alla criminalità.

«Segnalateci, se notate qualcosa di strano sui citofoni o sui cancelli. Le segnalazioni possono essere sempre utili per monitorare i fenomeni e per intensificare i controlli in determinate zone, se dovesse risultare necessario».

Eppure i casi emersi negli ultimi anni, con la presenza di vere e proprie bande dedite sistematicamente ai furti nelle case, mostrano un’evoluzione che allontana decisamente dal modello delle bande che lasciano i segni sulle pareti e sui citofoni: ci troviamo di fronte ad una criminalità più dinamica e mobile, che effettua spostamenti intraprovinciali o anche regionali, e che si concentra sugli obiettivi più appetibili in base alle condizioni delle abitazioni.

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