L’urlo del Chinetti per il Faraone

Solbiate Arno riabbraccia il Diavolo. È festa rossonera al Chinetti per la prima amichevole ufficiale del Milan di Pippo Inzaghi. Un buon test per i rossoneri, che superano 2-0 l’ottimo Renate di Simone Boldini (Lega Pro). Decidono le reti di El Shaarawy al 23’ del primo tempo e di Saponara al 10’ della ripresa.

Il Chinetti è sold out solo nella tribuna coperta, ma tra i 1.700 presenti non manca l’entusiasmo, soprattutto quando a fare capolino dagli spogliatoi è Pippo Inzaghi. Quando il nuovo mister si sistema davanti alla panchina, i tifosi si assiepano dietro la rete di recinzione per incitarlo e immortalarlo con gli smartphones. Intanto le due squadre entrano in campo tra due ali di ragazzini del vivaio della Solbiatese. Nel Milan non c’è il neoacquisto francese Jeremy Ménez, fermato da un affaticamento muscolare.

I ritmi della partita non sono trascendentali e, nelle fasi di stanca, salgono forti le urla di Simone Boldini, mister del Renate, già sul pezzo come se fosse una partita di campionato. Al 23’ arriva il lampo: bella combinazione Zaccardo-El Shaarawy e il Faraone insacca. Primo gol del Milan 2014/15 (esclusa la sgambata in famiglia di domenica) e applausi a scena aperta per il Faraone, il rossonero più gettonato tra i tanti giovanissimi presenti al Chinetti. Alla prima uscita stagionale non ha voluto mancare l’amministratore delegato Adriano Galliani, arrivato al Solbiate insieme al figlio Gianluca, al direttore organizzativo Umberto Gandini, e Filippo Galli, responsabile del settore giovanile rossonero.

Sono tanti i tifosi che, durante l’intervallo, prendono d’assalto Galliani per una foto o un autografo: il dirigente rossonero si presta volentieri a mettere la propria firma su maglie e palloni, e a posare per i “selfie” ricordo con i fans. Non manca comunque chi approfitta della presenza del dirigente rossonero per dare consigli di mercato: «Prendi Cerci e Criscito» e per lanciare frecciatine: «Basta vendere i giovani!».

Pippo Inzaghi segue la partita sempre in piedi, dispensando consigli ai propri ragazzi. In tribuna c’è un suo collaboratore, con tanto di telecamera per filmare la partita: materiale che tornerà buono nelle riunioni tecniche.

La giornata è caldissima, il sole picchia forte sul Chinetti. Un tifoso becca Robinho, entrato in campo nella ripresa («Vai in America!), ma è Saponara a strappare nuovi applausi con il gol del 2-0 al 10’ della ripresa. Nel finale arriva il classico tourbillon di cambi, da una parte e dall’altra: quando esce Pazzini parte un’ovazione dei tifosi, che invitano a gran voce il “Pazzo” a girarsi verso di loro. El Shaarawy e il giovane Modic (subentrato nel primo tempo all’acciaccato Piccinocchi) sono apparsi i più brillanti tra i rossoneri, mentre il brasiliano Alex ha faticato, probabilmente appesantito dai carichi di lavoro. Nella ripresa c’è spazio anche per Agazzi (che rileva Gabriel tra i pali), Rami, “tornato” rossonero dopo il lungo tira e molla di mercato con il Valencia e il talentino Mastour, classe ’98.

«Voglia di riscatto»

Al fischio finale di Mainardi il Milan esce comunque tra gli applausi dei propri tifosi, i più giovani dei quali restano a lungo al Chinetti ad acclamare i loro idoli. Uno di loro, Stephan El Shaarawy, è l’unico a rilasciare qualche battuta a fine partita: «Ho tanta voglia di riscatto – ha confessato il Faraone – Stiamo lavorando molto intensamente a Milanello. Allegri? In bocca al lupo, può fare bene anche alla Juve».

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