Uno dei parametri che gli osservatori economici tengono sotto controllo per vedere se e quanto la crisi morde ancora è la domanda di mutui.
Più le famiglie sono in difficoltà meno hanno la possibilità di accedere a finanziamenti per l’acquisto della casa e meno fiducia hanno nel futuro, meno pensano di potersi permettere l’impegno pluriennale di rate da saldare ogni mese.
Ecco perché il dato elaborato da UniCredit ha oggi una connotazione particolarmente positiva: dopo quattro anni di contrazione, il mercato dei mutui comincia a mostrare segnali di ripresa.
Segnali inequivocabili: in tutta la Lombardia Unicredit ha registrato una crescita dell’erogato del 154% nel primo semestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. E la provincia di Varese fa ancora meglio: il territorio varesino mostra infatti segnali ancora più evidenti di una rivitalizzazione del mercato mettendo a segno nel semestre un +355% (il confronto è tendenziale, ovvero giugno 2014 rispetto a giugno 2013).
Il miglior dato della regione: la seconda provincia è infatti Bergamo (+318%) dove l’erogato è quattro volte quello dello scorso anno, Mantova (+270%), Monza e Brianza (+224%). Proseguendo il confronto, semestre su semestre, per province si registra: Bergamo (+199%), Lecco (+172%), Brescia (+147%), Como (+129%), Milano (+122%) per finire con Pavia (+82%), Sondrio (+59%) e Lodi (+9%). Dati che confermano quella «rinnovata voglia di casa» sottolineata anche dall’Ance varesina nei giorni scorsi e che trovano un sostegno nei primi segnali di ripresa economica annunciata dalle associazioni imprenditoriali.
«Sono numeri rilevanti – spiega Monica Cellerino, Regional manager per la Lombardia di UniCredit – e non finisce qui. Intendiamo crescere ancora fino a fine anno grazie alla spinta della nostra rete commerciale e del focus che la nostra banca sta concentrando sulle famiglie che intendono comprare casa. Abbiamo target ambiziosi e vediamo i risultati di un lavoro portato avanti con impegno negli ultimi anni: l’obiettivo del nostro gruppo per il 2014 è arrivare al 20% della quota del mercato mutui italiano».
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