Nel pirandelliano “così è se vi pare” del romanzo tigrotto, il punto fermo è la fidejussione da 600mila euro che è intuibile sia stata depositata da Pietro Vavassori. Non è una realtà virtuale o una visione soggettiva di quella reale: esiste e basta.
Fosse stato diversamente si sarebbero già manifestati i nuovi proprietari della Pro Patria, che sono ancora in divenire. E si saprebbero i nomi della dirigenza, dello staff tecnico, della sede del ritiro e la data dell’inizio della preparazione. Situazioni che sono ancora tutte da definirsi, e confermate dallo stesso patron con un «sono esausto e sto facendo di tutto perché ogni casella vada al suo posto».
Sono giornate trascorse ad incontrare personaggi che sono o sarebbero interessati alla Pro: gente che ha ritelefonato all’indomani dell’iscrizione della squadra e che in questi giorni ha parlato con Vavassori.
Ieri è stata la volta di una delegazione straniera, mentre da ambienti romani circola voce che l’ex presidente del Città di Marino Antonio Esposito possa essere interessato all’acquisizione della Pro. Due anni fa si era fatto avanti per la Reggiana e nel marzo 2013 le avances le aveva fatte per prendere il Rimini. Le due operazioni però non si erano concluse positivamente.
Il Resto del Carlino ha pubblicato ieri la notizia che l’avvocato ferrarese Massimiliano Vissoli farebbe parte di una cordata d’imprenditori pronti a rilevare la società tigrotta. La notizia è molto fondata, ma altro non è stato possibile conoscere, anche per la difficoltà nel raggiungere al cellulare il legale. Il quale si era dato da fare qualche anno fa per comporre una cordata in grado di far riprendere quota alla Spal, finita tra i dilettanti. Operazione che però non aveva trovato sbocco.
Gli incontri andranno avanti anche nei prossimi giorni e nei primissimi della prossima settimana. E se non si arrivasse al cambio di proprietà?
Intanto entro la fine di luglio andranno comunicati alla Lega Pro di Firenze i componenti degli staff tecnico, medico e dirigenziale della Pro Patria. Quindi è presumibile che si arrivi a una definizione, a una conclusione che pareva messa in dubbio con l’approssimarsi della scadenza del 15 luglio, ma che è fortunatamente continuata.
Si riprende dalla terza serie, ma tutto è ancora da costruire. Il 9 agosto comincia la stagione con la Coppa Italia, a meno che il sorteggio sposti l’esordio al 17: comunque da qualche parte si deve pure cominciare, altrimenti tutto quanto fatto finora non avrebbe senso.
Non resta che aspettare. Se prima l’attesa era per la vita o la morte, ora è per la qualità della vita dei colori biancoblù.
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