Case, sei mesi di crisi nera Vendite in picchiata del 20%

VARESE C’è la domanda e c’è l’offerta, il problema è che non trovano un punto di incontro e le case rimangono invendute. Da un lato i proprietari che negli ultimi due anni hanno già ridimensionato il prezzo di vendita (- 9,1%) ora, piuttosto che scendere ulteriormente, preferiscono tenersi la casa.
Dall’altro gli acquirenti devono fare i conti con una situazione di grande incertezza economica, generale e lavorativa, e con l’atteggiamento sempre più prudente delle banche.

Ecco perché le vendite nell’ultimo semestre sono crollate di oltre venti punti percentuali.
Questa la fotografia di un mercato immobiliare varesino «non fermo, perché compratori e acquirenti ci sono, ma bloccato» spiegano i dirigenti di Tecnocasa presentando una ricerca nazionale condotta dal loro centro studi anche sulla realtà di Varese e provincia in cui il gruppo conta 30 agenzie. Varese tiene rispetto alla media nazionale e lombarda, se consideriamo che alcune città come Bari, Bologna e Lecco nell’ultimo semestre hanno registrato perdite di prezzo di oltre otto punti percentuali.
Ma le prospettive di una possibile ripresa non sono dietro l’angolo. Nella città giardino prezzi bloccati sull’usato con un’ampia forbice compresa tra 1.350 e 2.100 euro al metro quadro, mentre nelle costruzioni nuove e signorili si è avuta una leggera flessione, da tre mila a 2.700 euro al metro quadro.
La richiesta maggiore è sui trilocali, mentre c’è un grosso invenduto sui bilocali, attualmente più richiesti nel mercato degli affitti da giovani, single, separati o comunque famiglie monoreddito escluse dall’accesso al mutuo.

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s.bartolini

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